Crozza Saviano: “Da bambino giocavo a nomi, cose, città e trafficanti”

Un’altra sferzante performance di Maurizio Crozza che in una recente puntata del suo show “prende di mira” Roberto Saviano del quale riesce a porre in risalto in modo non scontato i tic attraverso un narrazione punteggiata da pause plateali e intrisa di macabro realismo: “Quando ero bambino per giocare a campana… portavo i miei amichetti sulle sagome dei corpi disegnati con il gessetto dalla scientifica… e dicevo: ‘ecco, saltiamo qui tra i bossoli numerati’“.