ROMA – “Che le Case della Salute si siano rivelate un vero e proprio flop a danno della sanità laziale e dei cittadini che dovrebbero usufruirne è ormai sotto gli occhi di tutti, in particolare dei contribuenti che hanno visto andare in fumo milioni di euro stanziati. Un investimento che non riesce a sopperire al sovraffollamento dei pronto soccorso del Lazio, alle condizioni di abbandono in cui versano gli ospedali, ai posti letto ridotti, ai turni massacranti del personale medico e infermieristico dovuti anche all’assenza del turn over”. Lo dichiara il consigliere regionale del Lazio Fabrizio Santori. “Emblematico – prosegue – il caso del nosocomio SS Salvatore di Palombara Sabina lasciato morire, dentro cui oggi si vuole collocare un Ospedale Psichiatrico Giudiziario sperperando altri soldi pubblici. Sono quasi 2 anni che il presidente Zingaretti promette di riattivare la Casa della Salute ma nei fatti la struttura non è ancora attiva, nonostante gli oltre 8milioni di euro investiti. I cittadini della Sabina Romana intanto sono abbandonati a se stessi, senza soluzioni concrete sul territorio in caso di necessità. Milioni di euro buttati al vento, dimenticando quei progetti di medicina territoriale che potevano essere attivati a costo zero. Ad essere penalizzati sono i comuni di Marcellina, Moricone, Montelibretti, Montorio, fino ad arrivare a Nerola e Monteflavio. La situazione è grave anche perché il fallimento del progetto Casa della Salute sta compromettendo i livelli di tutela della salute dei circa 110mila potenziali utenti dell’intera area di competenza dell’ASL RMG. Il Presidente Zingaretti e la sua Giunta devono prendersi le proprie responsabilità, ammettere di aver dato il colpo di grazia alla sanità laziale e per quanto possibile cercare di salvare il salvabile. In caso contrario si facciano da parte per permettere il tanto agognato rilancio della sanità” conclude Santori.
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