La Regione sospende l’assistenza domiciliare ai non vedenti

CIVITAVECCHIA – I non vedenti con pluri handicap del Lazio si ritrovano senza assistenza domiciliare. A denunciare la drammatica situazione è l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Civitavecchia, che segnala la decisione del Centro Regionale S. Alessio – Margherita di Savoia per i Ciechi di sospendere il servizio di assistenza previsto dalla legge 284/97.
“La decisione è stata presa – afferma il presidente locale dell’Uici Mario Sartorelli – con la nota del 04/01 u.s., dal nuovo Commissario del Centro, il dottor Alessandro Matteini, funzionario della Regione Lazio nominato recentemente dalla Polverini, e la scure dei suoi tagli ha colpito anche nel nostro territorio. Il Centro S. Alessio, che ha lo scopo di fornire assistenza, riabilitazione e formazione a sostegno dei non vedenti, non attraversa una facile situazione economica: malgrado possieda un immenso patrimonio immobiliare che rende circa 5.500.000 euro l’anno, ha registrato un pesante passivo di circa 12.000.000. Nel corso degli anni, é stata assunta una quantità innumerevole di impiegati amministrativi, assolutamente non necessaria alla gestione dell’Ente. Le entrate, che dovrebbero essere impiegate in attività a favore dei ciechi, sono utilizzate quasi totalmente per retribuire questo personale. A questo si aggiunga l’irresponsabile comportamento della Giunta regionale che non versa al Centro i fondi stanziati e previsti per l’assistenza alle persone con pluri-handicap. Inoltre la presidente Polverini ha cambiato tre Commissari in due anni, rendendo instabile la gestione del centro. Questa situazione negativa non può però giustificare le scelte del Commissario che si rivolgono solo contro le persone cieche e ipovedenti. A maggior ragione se si pensa, che mentre vengono tagliati i servizi, Matteini con nuovi atti prefigura l’assunzione di ulteriori dipendenti, dirigenti di prima classe e altre figure amministrative dirigenziali, di cui nessuno, a parte il Commissario, sente l’esigenza ed in totale antitesi con il processo di risanamento economico di cui l’ente avrebbe un disperato bisogno”.
Sartorelli definisce “paradossale, offensiva e perfino disgustosa la coincidenza fra queste possibili assunzioni ingiustificate e la soppressione del servizio di assistenza ai cittadini più sfortunati”.
“Subito dopo il suo insediamento alla guida del Centro – prosegue il Presidente dell’Uici Civitavecchia – Matteini incontrando i dirigenti dell’Uici, ha affermato che necessitava di tempo per orientarsi nella difficile conduzione del centro e nella conoscenza delle effettive necessità delle persone con disabilità visiva, che rappresentavano un mondo a lui del tutto estraneo e sconosciuto. La sua scelta di privilegiare le assunzioni dei burocrati, a discapito del servizio assistenziale, conferma che ha deciso di restare estraneo e indifferente alle esigenze dei ciechi e degli ipovedenti”.
“I ciechi e gli ipovedenti del Lazio non intendono restare a guardare di fronte a fatti così gravi e sono pronti anche a manifestazioni estreme, come l’occupazione e l’autogestione del Centro – conclude Sartorelli – Le associazioni rivolgono un pressante appello ai candidati alla Presidenza e al Consiglio della Regione Lazio affinché nei loro programmi possano trovare la giusta attenzione le problematiche delle persone disabili e delle loro famiglie. I ciechi e gli ipovedenti sono una minoranza sociale che non sta chiedendo privilegi, ma il diritto costituzionale allo studio, all’assistenza e alla riabilitazione finalizzata all’inclusione sociale”.