Il San Paolo centro erogatore dei nuovi farmaci per combattere l’epatite

CIVITAVECCHIA – L’Epatite C detta anche HCV è un’infezione causatada un virus che colpisce principalmente il fegato determinando una infiammazione epatica. Solo il 5% al momento del contagio può avere sintomi. La cronicizzazione avviene nell’ 80-85% dei casi e può condurre alla progressiva cicatrizzazione del fegato (fibrosi) e, infine, alla cirrosi fattore di rischio per lo sviluppo del tumore del fegato.

Nell’ambito del Piano di eradicazione dell’infezione da HCV in Italia, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha ridefinito i criteri di trattamento per l’Epatite C cronica con i nuovi farmaci ad azione antivirale diretta di seconda generazione (DAAs) sottoposti a monitoraggio mediante i Registri AIFA. La Regione Lazio, a seguito dell’inserimento di ulteriori nuovi farmaci ha individuato sul territorio dei nuovi centri di erogazione di tali farmaci, trai quali l’Ospedale San Paolo di Civitavecchia e l’ambulatorio di epatologia A.O. San Giovanni Addolorata.

La dottoressa Loredana Ubertazzo, responsabile del Dipartimento farmaceutico della Asl Roma 4, precisa che questo nuovo servizio permetterà ai cittadini di poter accedere a queste prestazioni sanitarie e farmaceutiche senza doversi spostare verso Roma. Di grande importanza è il fatto che l’erogazione sarà offerta anche ai detenuti degli istituti penitenziari, in quanto molti dei pazienti si trovano lì. L’individuazione dei nuovi centri erogatori dovrebbe agevolare anche il controllo della spesa farmaceutica perché i farmaci venivano erogati esclusivamente dallo Spallanzani e la Asl Roma 4 non aveva il monitoraggio della spesa.

Il Dott. Giancarlo Gimignani, epatologo della Asl Roma 4 ci spiega che quello dell’eradicazione dell’infezione da epatite è un ambizioso progetto nazionale e regionale. Dal 2015 è disponibile una nuova e rivoluzionaria generazione di farmaci contro l’epatite C derivati dalla ricerca HIV il cui prototipo ha preso il nome del geniale scopritore che è il ricercatore italoamericano Michel Sofia (Sofosbuvir) A questo primo farmaco segue una serie successiva di nuove preparati sempre più efficaci, sicuri e rapidi nella loro azione. Con questi farmaci l’Organizzazione Mondiale della Sanità e l’Italia si preparano al grande progetto di eradicazione dell’epatite, una infezione che colpisce 180 milioni di persone al mondo, circa un milione o forse più in Italia. In Italia l’epatite è responsabile della metà dei casi di cirrosi epatica del 50% dei casi di epatocarcinomi e dei trapianti.

La Regione Lazio ha dall’anno scorso un suo progetto dedicato “Una regione senza la C” che si propone di informare il più possibile sulla possibilità di curarsi da questa infezione e sui centri erogatori per accedere alle cure. Con l’assegnazione del nuovo centro erogatore presso il San Paolo, finalmente si può affermare di riuscire a coprire il territorio regionale in modo più efficace, dato che al centro erogatore fa capo una rete ambulatoriale che prevede 4 ambulatori uno per ogni distretto Asl e inoltre Carceri e Sert. Per avere accesso ai farmaci gli utenti possono prenotarsi tramite il CUP dopo aver ottenuto l’impegnativa dal medico curante.