Dieta ed infiammazione

CIVITAVECCHIA – Dal Dottor Marco Di Gennaro riceviamo e pubblichiamo:

L’infiammazione sembra svolgere un ruolo importante nella eziopatogenesi delle malattie cardiovascolari. Ciò spiega perché sia importante tenere in considerazione tutti quei fattori che in qualche modo influenzano i processi infiammatori. Tra questi la dieta è sicuramente uno dei più importanti sia perché “ facilmente “ modificabile sia perché si è dimostrato interferire con i processi infiammatori.
L’assunzione di cibi ricchi di antiossidanti, fibre ed acidi grassi polinsaturi è stata associata con minori livelli ematici di biomarcatori pro infiammatori . A ciò si correla , in alcune diete quali la dieta mediterranea, una riduzione del rischio cardiovascolare.
Due recenti studi pubblicati sul Journal of American College of Cardiology hanno apportato nuove evidenze su tale positivo effetto della dieta e di specifici alimenti sul rischio cardiovascolare. Nel primo di questi studi , durato circa 30 anni,un gruppo di ricercatori di Harvard ha correlato il potenziale infiammatorio della dieta , calcolato sulla base di un predeterminato indice infiammatorio dei componenti della dieta stessa , con l’incidenza di malattie cardiovascolari. I risultati di questo studio suggeriscono che un elevato indice infiammatorio di una dieta basata sul consumo di carne rossa, carni lavorate, carboidrati raffinati e simili è associato con un aumentato rischio di malattie cardiovascolari che va dal 28% per l’ictus al 46% per la cardiopatia ischemica rispetto ad una dieta basata sul consumo di vegetali verdi e colorati, grano integrale, tè, caffè, vino ed altro . Questo aumento del rischio è correlato ad un aumento di vari biomarcatori pro infiammatori e dei trigliceridi con diminuzione del colesterolo HDL ( quello “buono ).
In un altro studio durato 2 anni gli autori hanno dimostrato che l’aggiunta di noci alla dieta usuale riduce significativamente i livelli di numerosi biomarcatori infiammatori.
Lo schema dietetico basato su prodotti derivati dal mondo vegetale raccomandato da molte linee guida per la prevenzione cardiovascolare trova nei risultati di questi studi un ulteriore supporto. L’efficacia antiinfiammatoria dimostrata da una dieta di questo tipo, ricca di composti antiinfiammatori naturali, risulta, infatti, simile a quella ottenuta con potenti farmaci antinfiammatori quali colchicina o anticorpi monoclonali nella riduzione di eventi cardiovascolari.
Oltre alle malattie cardiovascolari gli effetti protettivi di questo tipo di alimenti potrebbero essere utili anche in patologie croniche nelle quali l’infiammazione cronica svolge un ruolo rilevante quali diabete, tumori, malattia di Alzheimer. Per tale motivo secondo gli autori quando si scelgono gli alimenti della nostra dieta andrebbe tenuto conto anche del loro potenziale pro ed anti-infiammatorio.
Un ulteriore motivo, quindi, per apprezzare ancora di più la “nostra” dieta mediterranea patrimonio dell’umanità”.

Dott. Marco Di Gennaro