CIVITAVECCHIA – Con la riorganizzazione del Coordinamento Locale Trapianti della Asl Roma F, decisa già negli ultimi mesi del 2009 tra le prime azioni dell’attuale Direzione Strategica aziendale, l’azienda sanitaria locale è riuscita a dare un notevole impulso all’interazione con il Centro Regionale Trapianti del Lazio attraverso la capillare sensibilizzazione dei potenziali donatori e dei loro familiari.
Il Coordinamento Locale Trapianti della Asl Rm F infatti, si occupa della gestione integrata delle donazioni, dalla fase iniziale di informazione destinata ai potenziali donatori, passando alla messa in Rete delle specificità e delle tipizzazioni dell’organo disponibile, fino alla fase conclusiva del coordinamento logistico e funzionale del prelievo vero e proprio.
“Le nostre segnalazioni – ci conferma il dott. Giuseppe Montone, Coordinatore della struttura aziendale – hanno già consentito il prelievo in sette casi, sei dei quali con donazione da vivente, e la successiva destinazione alle liste interregionali di attesa dei riceventi nei vari gradi di urgenza. Un’attività particolarmente complessa che abbraccia con visione multidisciplinare lo specifico caso e fornisce alla Rete di riferimento risposte in tempi molto rapidi, considerando che i prelievi possono essere effettuati solo entro un preciso range temporale.”
“Noi – dice il Direttore Sanitario della Asl Roma F dott. Giuseppe Quintavalle – abbiamo puntato a riorganizzare e motivare sufficientemente la nostra struttura e destinare energie alla formazione primaria dalla quale è potuta successivamente scaturire una efficace formazione ‘a cascata’ per molti degli operatori sanitari potenzialmente ‘utili’ allo scopo”.
“La nostra forza – ha commentato il Direttore Generale Salvatore Squarcione – è stata quella di credere fermamente che il recupero di funzionalità della sanità pubblica locale dovesse passare attraverso un energico impegno proprio sul recupero dei valori di solidarietà e di altruismo: questa si sta dimostrando appunto l’arma vincente, anche come elemento strategico che possa far leva sull’impegno dei nostri giovani, che presto diventeranno i futuri utenti, mettendone in luce quelle caratteristiche positive che spesso e superficialmente non sono loro riconosciute.”