Ogni giorno milioni di persone, donne in particolare, usano prodotti cosmetici come saponi, dentifrici, shampoos, balsami, lozioni, creme, deodoranti, deodoranti intimi, oli da corpo, oli e sali da bagno, oli da massaggio, oli abbronzanti o protettivi, oli doposole, smalti per le unghie e loro solventi, mascara, profumi, talco, fondotinta, matite, ombretti, rossetti, lucidalabbra, coloranti e tonici per capelli, lacche e spray per capelli, dopobarba, oli per bambini etc.. Molte altre sostanze chimiche tossiche o potenzialmente tossiche sono poi presenti nell’ambiente casalingo, lavorativo, o per le nostre strade. Ora uno studio condotto per dieci anni in 1442 donne americane in postmenopausa di 61 di età media, ha misurato nel sangue e nelle urine 111 sostanze chimiche sospettate di interferire con la naturale produzione e distribuzione di ormoni nel corpo. Risultati: le donne con i livelli piu’ elevati di queste sostanze chimiche arrivano alla menopausa precocemente, dai due ai 4 anni prima delle donne che presentano bassi livelli di queste sostanze. A identificare le 15 sostanze incriminate è stato un gruppo di ricercatori della Washington University di St Louis in uno studio pubblicato sulla rivista Plos One. Nello studio gli scienziati hanno analizzato i livelli di 111 sostanze chimiche nel sangue e nelle urine di 31.575 donne. Hanno scoperto così che alcune sostanze interferiscono con la produzione naturale e la distribuzione degli ormoni nel corpo. In particolare sono state 15 le sostanze maggiormente associate con la menopausa precoce: nove policlorobifenili (Pcb), tre pesticidi, due ftalati e una sostanza tossica chiamata “furano”. Gli ftalati, ad esempio, si trovano negli imballaggi di alcuni alimenti e in prodotti, tra cui i profumi, i rossetti, bagnoschiuma, prodotti per la cura dei capelli e smalti. In genere, vengono utilizzati per ammorbidire la plastica. Questo declino della funzione ovarica non ha solo implicazioni sulla fertilita’ di una donna, ma anche sul rischio di soffrire di malattie cardiache, osteoporosi e altri problemi di salute. Le stesse sostanze chimiche sono note per aumentare il rischio di alcuni tumori, della sindrome metabolica e, nelle donne piu’ giovani, della pubertà precoce. Per questo, i ricercatori hanno invitato le donne a fare piu’ attenzione ai prodotti che usano, preferendo quelli che hanno contenitori in vetro anziché di plastica. A lanciare il grido d’allarme è la dottoressa Ambra Cooper, professore di ginecologia presso la scuola di medicina della Washington University di St Louis, nel Missouri, co-autotrice dello studio: “Preoccupante”. “I nostri risultati suggeriscono che i consumatori dovrebbero essere interessati”. Questo è il primo studio di queste dimensioni che indaga sulla correlazione tra menopausa e queste sostanze chimiche. Punto importante: nessuna di queste donne seguiva la terapia ormonale e aveva subito la rimozione dell’ovaio. La pubblicazione, inoltre, cita altri studi che hanno correlato questi prodotti chimici e alcuni tipi di cancro, disfunzioni metaboliche e pubertà precoce nelle ragazze. Come evitare queste sostanze? Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” “spesso è difficile evitare l’esposizione a queste sostanze chimiche in quanto sono in terra, nell’acqua e nell’aria. Si raccomanda di preferire vetro o foglio di alluminio per riscaldare i cibi nel forno a microonde, piuttosto che la plastica e conoscere la composizione dei prodotti cosmetici e dei prodotti per la casa”.