Salute e bellezza. Basta alle pelli arrostite da lampade abbronzanti

solariumNoi viviamo a pochi passi dal mare e godiamo dei suoi benefici tutto l’anno,purtroppo il tempo per abbronzatura è un privilegio di pochi, ed è questo il motivo per cui in primavera e in estate aumentano nei centri estetici le richieste delle lampade abbronzanti. Negli ultimi due anni si è data molta più importanza rispetto al passato alla regolamentazione del settore estetico in materia di raggi ultravioletti, la cui irradiazione secondo la norma deve essere inferiore a 0,3w/m2 per le lampade abbronzanti ad alta pressione e bassa pressione. Inutile mentire sul fatto che la pelle si rovini, e questi sono i rischi a cui gli habituè dei solarium possono andare incontro, ma c’è da dire solo se non prendono le dovute precauzioni; moderazione nella frequenza delle sedute, come pure nell’intensità, rispetto del fototipo: queste le regole basilari da seguire per evitare effetti controproducenti. Questo lo dico per chi vuole avere un colorito salutare e preparare la pelle all’esposizione solare. Infatti ci sono effettivamente dei benefici che possono apportare i raggi UV,per esempio favoriscono un aumento della concentrazione degli anticorpi nel sangue, incrementando così la capacità del sistema immunitario di rispondere alle infezioni; e stimolano
l’organismo a produrre vitamina D, scarsamente presente negli alimenti ma necessaria per l’assorbimento del calcio. In generale possono alleviare alcune malattie della pelle come la psoriasi ed alcune forme di acne. Principalmente devo dire però che l’abbronzatura, anche se artificiale, aiuta a piacersi di più: l’assorbimento dei raggi UV da parte dell’organismo provoca un aumento del senso del benessere, tramite la stimolazione dei cosidetti ormoni del buonumore Endorfine e Melatonina, e questo è un aspetto benefico troppo spesso trascurato. Resta comunque il fatto che l’abbronzatura tutto l’anno ormai è fuori moda e che, soprattutto, crolla la moda fra gli under 20 nella “generazione twilight”, conquista dei pallidi vampiri della saga cinematografica più amata dai giovani; quindi “il bronzo perenne”diventa out  e la “pelle di luna” è in. Il ricorso al sole “surrogato” è in calo generale,c on mia grande soddisfazione in quanto specialista del benessere della pelle: una tendenza che emerge chiaramente dai risultati 2010 della campagna di sensibilizzazione sui rischi del sole, promossa anche nel 2011 e presentata in questi giorni a Milano dall’associazione dermatologi ospedaliera italiana. Concludo quindi dicendo ok ad un’abbronzatura artificiale sicura e moderata che ci rende piacevoli, ma basta alle pelli pelli arrostite dalle lampade abbronzanti.

Daniela Regina