Marco Di Gennaro, le sigarette elettroniche

Le sigarette elettroniche sono strumenti che permettono a chi le usa di inalare nicotina attraverso il riscaldamento e la trasformazione in aereosol di una miscela liquida tipicamente composta da glicol-propilene , glicerina vegetale , aromi chimici e nicotina. Il continuo aumento del suo utilizzo , sia negli adulti che nei giovani, ha sollevato più che comprensibili preoccupazioni sulla loro decantata sicurezza.

Per tale motivo, la stessa American Heart Association ha ritenuto di dover pubblicare, pochi giorni orsono, su Circulation, una revisione dei dati scientifici disponibili sull’argomento al fine di fare chiarezza su alcuni luoghi comuni relativi all’utilizzo delle sigarette elettroniche.
Viene , prima di tutto, smentita l’affermazione che le sigarette elettroniche producano solo innocuo vapore acqueo come la martellante pubblicità vorrebbe dare ad intendere. Sebbene, infatti, le sigarette elettroniche liberino nell’aereosol una minore quantità di sostanze tossiche rispetto a quelle presenti nel fumo delle normali sigarette, l’aereosol contiene nicotina, particelle ultrafini contenenti stagno, nickel, cromo , piombo, composti chimici tossici e carcinogeni. A ciò si aggiunge che lo stesso disturbo respiratorio dimostrato dopo solo cinque minuti di utilizzo non supporta l’affermazione che la sigaretta elettronica non produca danni.
Da ciò ne consegue che anche chi si trova in ambienti dove si utilizzano sigarette elettroniche è esposto alle sostanze tossiche contenute nell’aereosol , come dimostrato da uno studio che ha valutato le concentrazioni di sostanze tossiche e di probabili carcinogeni, trovandole aumentate, in un locale pubblico dopo due ore di utilizzo di sigarette elettroniche da parte di tre persone.
Un’altra affermazione che gli studi effettuati hanno dimostrato essere falsa è quella che le sigarette elettroniche aiutino a smetter e di fumare. Emerge, infatti, dagli studi effettuati, che le sigarette elettroniche non sono associate nella popolazione generale ad una cessazione del fumo ma, piuttosto, ad un doppio utilizzo di sigarette elettroniche e sigarette vere con la conseguenza che il vizio del fumo si protrae negli anni con tutte le negative conseguenze che ne derivano. Si è visto, infatti, che la mortalità per tumore polmonare aumenta con l’aumentare degli anni nei quali si è fumato motivo per cui il positivo effetto della diminuzione delle sigarette vere viene cancellato dal protrarsi del loro utilizzo.
Se a ciò si aggiunge che un terzo dei giovani che utilizzano sigarette elettroniche non hanno mai usato sigarette vere e che la nicotina è una sostanza che determina dipendenza con negativi effetti sullo sviluppo cerebrale ancora in corso durante l’adolescenza, si giustificano le raccomandazioni finali degli autori :
Proibire l’uso delle sigarette elettroniche dove è proibito l’uso di quelle di tabacco
Non vendere sigarette elettroniche a chi non può comprare le altre
Vietare la pubblicità su radio e televisioni
Vietare le affermazioni di innocuità delle sigarette elettroniche
Stabilire dei precisi standards per regolamentare il funzionamento e gli ingredienti delle sigarette elettroniche

Morale della favola: qualsivoglia fumo, anche se bianco, sempre fumo è e sempre male fa

Dott. Marco Di Gennaro