CIVITAVECCHIA – Diretta da Valerio De Negri, una grande pianta aliena ha messo le radici al Nuovo Sala Gassman questa settimana, ne “La Piccola Bottega degli Orrori” di Howard Hashman tutto diventa possibile fra omicidi e tante, tante canzoni! “La Piccola Bottega degli Orrori” è il musical da brividi che non ti aspetti, in cui nulla è lasciato al caso, dalla scenografia ai costumi, dagli effetti speciali alla vocalità. De Negri ha coltivato in scena uno spettacolo di qualità, con cantanti straordinari e quel sapore vintage che lo fa crescere verde e rigoglioso.
Arrivata dallo spazio nel bel mezzo di un’improvvisa eclissi solare, Audrey II, la terribile pianta carnivora, si ciba di sangue umano e sfrutta il giovane fioraio Seymour Krelborn per procurarselo. Grazie ad Audrey II Seymour ottiene tutto quello che non ha mai avuto: fama, ricchezza, un padre e l’amore della collega Audrey, a cui la pianta è dedicata, ma Audrey II è insaziabile. Tratto dal film del 1986 diretto da Frank Oz, l’adattamento sceglie, fra i due finali possibili, quello a lieto fine, in cui la pianta, diventata gigantesca, viene sconfitta da Seymour. Ormai felici e senza intralci, Audrey e Seymour possono vivere la loro storia d’amore lontano dal negozio del defunto signor Mushnik, in cui lavoravano.
Audrey è un personaggio così fresco e divertente, a cui il pubblico non riesce a non affezionarsi. Portata in scena da Veronica Ciancarini, la svampita Audrey riesce a farci sorridere delle sue oscure disavventure amorose con il crudele Orin Scrivello, medico dentista. A salvarla dalle tenaglie arrugginite dello spietato dentista è Seymour, interpretato da Mirko Izzo, che approfitta di un incidente per darlo in pasto alla pianta.
Tre coriste e un negozietto dei bassifondi sono la ricetta perfetta per un musical che vale, che quasi acquista valore dalla traduzione italiana dei brani. “La Piccola Bottega degli Orrori” è uno spettacolo da esportare, che non ha nulla da invidiare alle produzioni più pretenziose e che, soprattutto in un anno in cui la programmazione del Traiano è così piatta, offre un’ottima alternativa di elevata qualità. Quindi mi raccomando: “non date da mangiare alle piante”, a meno che non siate Valerio De Negri.
Insieme ad Audrey II è arrivata al Sala Gassman anche la mostra fotografica “Visiva…mente” di Sandra Corrado, per continuare il ciclo di mostre curato da Claudia Crostella. Sandra Corrado, salentina di nascita, ma civitavecchiese di adozione, è una fotografa per passione, che ama ritrarre paesaggi e volti espressivi. Per lei fotografare è “un modo per lasciare traccia nel cuore, nella mente o negli occhi di chi guarda, perché la creatività crea sempre nuovi slanci”.
Lorenzo Piroli