“Un altro debito da 1,8 milioni di euro regalatoci dalla Giunta Moscherini”

CIVITAVECCHIA – “Un altro debito da 1,8 milioni di euro regalatoci dalla Giunta Moscherini”. La pessima notizia per le casse comunali, e i contribuenti civitavecchiesi, arriva dal Consigliere comunale Cinque Stelle Emanuele La Rosa, e fa riferimento alla sentenza definitiva del Consiglio di Stato sul debito fuori bilancio legato alla vicenda BEG (Becchetti Energy Group).
La vicenda nasce nel 2006 quando, per far fronte a una prossima emergenza rifiuti, viene emanato dal commissario straordinario Caprio un bando per un impianto di trattamento con scadenza 30 giugno 2006. Il bando viene poi annullato nell’ultimo giorno utile dall’amministrazione Saladini); annullamento che la BEG impugna al TAR vincendo (il TAR impose l’apertura delle buste di offerta alla gara).
“Da lì in poi – commenta La Rosa – inizia un intreccio che prosegue sotto l’amministrazione Moscherini e che definire grottesco è riduttivo, quando sarebbe bastato aprire le buste e dichiarare l’offerta irricevibile per palesi motivi tecnici. Invece, mentre sono in fase avanzata le trattative con la MAD per la discarica di Fosso Crepacuore, alla BEG viene richiesta ulteriore documentazione di progetto e questa propone, tra le altre cose, un impianto di pirolisi (una sorta di gassificatore che funziona in assenza di ossigeno). Dopo un tira e molla che dura fino alla fine del 2008 fatto di ulteriori richieste di documentazione, silenzi del Comune e conseguenti diffide della Beg, il Comune convoca per la seconda volta la conferenza dei servizi e nel corso della fase preliminare comunica che la Regione aveva chiesto l’annullamento delle determinazioni conclusive della procedura di finanza di progetto. In sostanza l’intervento proposto dalla BEG, e sostenuto dal Comune, non rientrava in nessuna programmazione di trattamento dei rifiuti della Regione, inoltre il Comune non era competente in tale materia e sarebbe spettato solo alla Regione decidere dove e come localizzare eventuali impianti di trattamento e smaltimento”.
“Uno degli elementi dirimenti citati nella sentenza del Consiglio di Stato – prosegue La Rosa – è stato l’atteggiamento scorretto dell’Amministrazione Comunale. Infatti questa il 5 novembre 2007 (amministrazione Moscherini) aveva dato parere favorevole all’avvio da parte della Regione dell’Istruttoria per l’analisi del progetto della MAD e solo quattro giorni dopo aveva richiesto alla Beg di elaborare e fornire all’Amministrazione ‘un progetto immediatamente eseguibile’ dello stesso contenuto. Inoltre la Beg non era stata informata dell’esistenza del procedimento della MAD che era peraltro in una fase più avanzata in Regione. In questa maniera l’Amministrazione Comunale aveva creato delle aspettative da parte della BEG, che prima ricorre al TAR, perdendo, poi al Consiglio di Stato vincendo la causa e ottenendo un risarcimento milionario da parte del Comune di Civitavecchia. Cari concittadini – conclude La Rosa – adesso sapete dove vanno parte dei soldi delle vostre tasse e chi dovete ringraziare”.