CIVITAVECCHIA – Senza voler enfatizzare i meriti della passata Amministrazione , mi preme sottolineare che Civitavecchia versava in deroga sui parametri dell’arsenico fin dal 2002 , ovvero li vari sindaci e commissari succedutesi , non avevano mai affrontato radicalmente il problema dell’abbattimento dell’arsenico nelle condotte del SIT! In meno 15 mesi di amministrazione di centro sinistra guidata dal sottoscritto, si è risolto definitivamente l’aspetto procedurale della vicenda: si è redatto un progetto, si è trovato un protocollo di intesa con il comune di Tarquinia e soprattutto si è trovato parte del finanziamento da parte della Autorità Portuale e si è completata tutta la procedura di gara fino alla aggiudicazione dei lavori (novembre del 2013) .
Considerando quindi i 30 giorni per redigere il progetto esecutivo, la Ditta poteva iniziare i lavori già a fine gennaio 2014 in consegna anticipata dell’opera .
Cosa è successo? Prima la gestione Santoriello ha rallentato tutta la fase contrattuale e dopo, grazie al “duo che legge le carte”, ovvero il Panta-Cozzolino è nata la scusa dell’Autorizzazione paesaggistica art. 146 Dlgs 42/04 che per un impianto tecnologico, era assolutamente non obbligatoria .
Il Comune di Tarquinia infatti ha realizzato un anno prima lo stesso impianto nello stesso posto, con le stesse caratteristiche, senza chiedere l’autorizzazione regionale e senza che nessuno contestasse ciò.
Ora se Cozzolino ci vuol far crede che è stato celere nella acquisizione del permesso ambientale (ammesso che lo abbia effettivamente acquisito), deve sapere che l’impianto poteva essere a regime già da 4 mesi, poichè per istallarlo non occorrevano più di 30 giorni dalla consegna.
Inoltre il Sindaco è bene che apprenda che per impianti tecnologici, reti di distribuzione, ecc. l’Autorizzazione paesistica poteva essere richiesta anche postuma ai sensi dell’art. 147 Dlgs 42/04 . Ora, dopo quasi 1 anno dalla aggiudicazione dei lavori e visto che i cittadini continuano ad andare alle fontanelle pubbliche con evidenti disagi sulla erogazione di un servizio come l’acqua, di primaria importanza, ci domandiamo: ma chi ha effettivamente rallentato tutta la realizzazione di un’opera pubblica così vitale per Civitavecchia? La risposta è semplice: chi non sa amministrare , chi non conosce neanche le procedure semplificate per avviare un lavoro nell’interesse della città : il duo “Panta-Cozzolino” .
Purtroppo credo che non sia finita qui , perché ora trascorsi oltre 180 giorni dalla approvazione della offerta della Ditta, quest’ultima in base al Codice dei Contratti potrà richiedere la revisione prezzi e gli interessi legali maturati . E chi li paga? Non certo Cozzolino ed il suo Assessore , ma tutta la cittadinanza ,attingendo dalle già esigue casse comunali .
Quindi non attribuiamoci meriti quando invece per incompetenza si è creato solo un danno che per ora speriamo sia limitato . Ridurre i canoni idrici agli abitanti di Aurelia- Pantano e zone limitrofe non è stato certo un gesto di avvedutezza nei confronti dei propri cittadini ,bensì un atto pubblico di copertura sulle incapacità di consegnare in tempi certi un’opera pubblica alla Città. Un anno (e speriamo che basti) dalla aggiudicazione dei lavori solo per iniziare l’opera, un gran merito di cui vantarsi!
Avv. Pietro Tidei – Consiglier comunale Pd