Tidei: “Dopo il fallimento del Marina Yachting, venga restituita l’intera area alla città”

CIVITAVECCHIA – Il Roma Marina Yachting – fortemente voluto dall’attuale Presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia – allo stato attuale, rappresenta uno dei tanti insuccessi che la gestione dello scalo ha dovuto registrare negli ultimi anni.
Un mare di soldi pubblici per realizzare delle banchine attrezzate per Mega Yacht, il Roma Marina Yachting appunto che già nel nome esplicitava il rispetto verso la Città di Civitavecchia di chi gestisce attualmente il porto.
Un mare di soldi pubblici impegnati per una idea che già sulla carta appariva sconclusionata, come per la verità, quasi tutte quelle che son venute fuori da quel gruppo di lavoro (basti ricordare la tragedia di HCS).
L’attuale Presidente, nell’ambito di una mega festa (costata centinaia di migliaia di euro pubblici) si vantava dell’opera alla presenza delle autorità ed indicava come “[…] potranno trovare rifugio 14 mega-yacht di lunghezza superiore ai cento metri, e altre 150 imbarcazioni di superlusso […]”, parole sue e continuava sostenendo come l’intera economia della Città avrebbe giovato e si sarebbe riconvertita per assecondare i successi della grande opera.
A distanza di neanche un anno, però, dei 14 mega-yacht … neanche l’ombra; delle 150 imbarcazioni di superlusso … nessuna … mai. Il Marina Yachting è sempre desolatamente vuoto. Sempre. Gli operatori sostengono che negli ultimi mesi, forse hanno attraccato due o tre imbarcazioni … in tutto.
Delle circa centosessanta navi che tutti i giorni avrebbero dovuto “affollare” lo scalo, non si ha notizia … ovviamente nessuna notizia neanche delle centinaia di posti di lavoro garantiti dall’indotto.
Da altra parte l’idea così scellerata, non destava troppe aspettative in nessuno. I risultati hanno confermato lo scetticismo di chi di portualità ci capisce davvero.
Allora, occorre porre rimedio. E l’opportunità la abbiamo sotto gli occhi. Si adoperi il Sindaco per riacquisire alla Città l’intera area e la destini alle attività sportive e di piccolo diportismo che hanno una tradizione veramente millenaria a Civitavecchia.
La Legge sul Federalismo Demaniale contiene misure ad hoc che permettono ai Comuni di acquisire aree non più funzionali alle attività portuali (art. 5 Dlgs 85/2010). Si adoperi quindi il Sindaco per acquisire al patrimonio del Comune l’area del Forte Michelangelo e della prospiciente banchina. La si destini in gestione ai civitavecchiesi che la sapranno certamente impiegare per attività sportive e diportistiche che potrebbero ravvivare lo scalo e l’intera Città restituendole la vocazione marinara.
Per questo, nei prossimi giorni, predisporrò una specifica mozione per impegnare Sindaco e Giunta a porre fine a quella desolazione alla quale ogni giorno dobbiamo assistere nell’ambito del nostro porto storico.