Tidei a Di Battista: “Ecco i miei 43 anni di vita politica”

CIVITAVECCHIA – Lettera dell’ex Sindaco Pietro Tidei al Deputato del Movimento Cinue Stelle Alessandro Di Battista.

“Egregio onorevole,
dopo averLa sentita parlare di me alla Camera, sento il dovere di rammentarLe alcuni passaggi dei miei 43 anni di vita politica, senza mai essere sfiorato dalla Giustizia, iniziati in una famiglia povera come figlio di un operaio comunista e sindacalista dei braccianti agricoli.
E’ vero che sono stato eletto onorevole per due volte, sindaco per cinque, che sono stato assessore alla provincia per 20 anni e consigliere regionale per cinque. Lo sono stato, per Sua informazione, candidandomi e ricevendo il consenso dei cittadini. Gli stessi cittadini che lei oggi rappresenta essendo Parlamentare della Repubblica. Nel 1998, dopo un primo mandato da Sindaco, sono stato eletto al primo turno con il 73% del consenso che mi portò ad essere il Sindaco più votato d’Italia. Probabilmente qualcosa in più di qualche “like” su un blog. E’ anche vero che ho lasciato il Parlamento per tornare a fare il Sindaco nella mia città, dove le 20 opere più importanti portano la mia firma e dove ho visto crescere attorno all’Anno Santo il più importante porto del Mediterraneo, grazie alla programmazione ed ai finanziamenti dei primi miei due mandati da Primo Cittadino.
Quanto all’attuale Sindaco che avrebbe ereditato un “territorio martoriato” si guardi bene dal credere a quel che racconta per colpire la sua inettitudine e la sua incapacità dopo che ha prevalso (al primo turno aveva solo il 17 % dei voti ovvero la metà dei miei) grazie ad accordi con il centrodestra e l’estrema sinistra, attorno agli interessi più oscuri che si annidano proprio nel fronte Porto. Dal canto mio gli ho lasciato il Comune con un bilancio risanato e 9 milioni di euro nelle casse del Tesoriere.
Le rammento inoltre che la riconversione a carbone della centrale di Torrevaldaliga Nord è avvenuta nel 2003 con una Amministrazione guidata dal Centro-destra della quale non facevo parte poichè impegnato nella carica di parlamentare della Repubblica.
Vorrei auguraLe una carriera politica ricca almeno della metà delle soddisfazioni che ho avuto personalmente, e congratularmi sinceramente per un qualche motivo. Ma le cronache mi offrono solo l’occasione di compiacermi con Lei per la menzione avuta sul numero del 14 febbraio scorso del prestigioso New York Times come vincitore del premio “Insane Whopper of the Year” per l’affermazione definita “ridicola” secondo la quale “Il 60 per cento del territorio della Nigeria sarebbe in mano a Boko Haram e la restante parte è ebola”, quando invece Boko Haram non controlla un singolo stato Nigeriano e i casi di ebola erano 20 in tutto. Un premio, quello di “Ballista dell’anno” che mi sento personalmente di confermarLe in pieno”.

Pietro Tidei