TARQUINIA – Hanno optato per una forma di protesta clamorosa e ben visibile i rappresentanti del “Comitato per il diritto alla Mobilità di Tarquinia” che dai ieri sono incatenati lungo la statale Aurelia, sulla strada Melledra Farnesiana, per contestare nuovamente il tracciato dell’Autostrada Civitavecchia Livorno. Protesta accompagnata da una lettera alla Procura di Civitavecchia a cui chiedono di verificare la legittimità del tracciato e, soprattutto, la viabilità alternativa.
“Come è ben noto – affermano – siamo ormai da anni preoccupati per la mancanza di una viabilità alternativa all’autostrada che garantisca il diritto alla mobilità a residenti e utenti dell’attuale SS Aurellia delle zone di Farnesiana, Pantano, Pian Boaro, Pian degli organi, Montericcio, anche a causa dell’assenza di un ponte sostitutivo sul fiume Mignone. Per questo motivo abbiamo avviato dal 2011 una serie di manifestazioni pubbliche e azioni legali con esposti e ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato finalizzate a chiedere che venisse realizzata quella viabilità integrativa, che SAT stessa ha ben riconosciuto necessaria inserendola nella variante al Lotto 6A, inserita nel Lotto 6B la cui realizzazione appare improbabile; vale a dire un ponte sul Fiume Mignone a compensazione di quello attualmente in uso alla SS Aurelia ma che farà parte del tracciato autostradale; complanari di collegamento dal ponte fino alla SS Aurelia Bis direzione nord e fino al tratto che manca fino al raccordo Orte Civitavecchia”.
“Considerata la recente dichiarazione sui mezzi stampa del Sindaco di Tarquinia – proseguono – il quale afferma che le opere della variante di cui sopra, saranno realizzate nel Lotto 6A, quindi prima dell’entrata in esercizio dell’autostrada prevista da SAT stessa, nei primi mesi del 2016, chiediamo di conoscere la data ed i tempi previsti per la realizzazione del ponte e le relative complanari, con relativo cronoprogramma”.
Nel frattempo i cittadini di Tarquinia incassano la solidarietà del Forum ambientalista, che si dichiara vicino alla loro protesta. “La Sat non risponde alle domande e ai dubbi sulla praticabilità e sicurezza della viabilità – affermano dal Forum – né dà certezze sui tempi di costruzione del ponte sul fiume Mignone e sulla strade complanari necessarie per non tagliare fuori dai collegamenti tutti coloro che vivono o hanno attività agricole e turistiche nelle zone attraversate dal tracciato autostradale. Finora ci sono state solo le parole del sindaco di Tarquinia, ma non è stato mostrato nessun documento ufficiale di Sat. Occorrono invece risposte certe ed urgenti dalla Sat perché il ponte e le altre varianti vengano realizzati prima dell’entrata in esercizio dell’autostrada”.