CIVITAVECCHIA – Gesto di disperazione stamattina davanti Palazzo del Pincio, dove stazionano da diversi giorni alcuni cittadini in situazione di disagio abitatito e occupazionale. Uno dei manifestanti ha infatti deciso come forma di protesta estrema di cucirsi la bocca con ago e filo. Un gesto su cui ha preso posizione l’On. Marietta Tidei.
“Non parteciperò al tiro al piccione contro l’amministrazione comunale e contro il sindaco – commenta – Il dramma occupazionale che vive la città, la drammatica crisi economica, il deterioramento e la brutalizzazione del tessuto sociale cittadino, sono frutto di scelte che vengono da lontano e si sono acuite con la crisi non solo cittadina. Non darò ad Antonio Cozzolino responsabilità che non sono le sue. Ma è indubbio che è proprio l’amministrazione comunale, che è la parte dello Stato cui tutti i abitanti in prima istanza si rivolgono, a dover allestire rapidamente delle proposte per rispondere al disagio sociale. Mi duole vedere che questa amministrazione produca poco e più che risolvere i problemi dei cittadini ma dedichi gran parte del suo tempo a combattere i fantasmi del passato. Invito il sindaco Cozzolino a vivere nel presente: l’emergenza occupazionale, quella abitativa, il disagio sociale sono problemi di oggi. Vogliono immediatamente almeno proposte di soluzioni e vanno soprattutto affrontati con umanità”.
“Spero – conclude – di non dover leggere di altri gesti estremi dettati dal senso di impotenza e dalla disperazione. L’attuale amministrazione deve fare la sua parte, uscendo dal letargo, abbandonando il livore e l’impotente subalternità a Enel e del porto. Non basta dire che l’Enel è sporca e cattiva e e decidere di non parlarci per paura di perdere l’alone di santità. L’Enel purtroppo rimarrà ancora diversi su questo territorio e fino ad allora e’ giusto far pagare chi guadagna e chi inquina. Il comune ha il dovere di attivare tutte le risorse possibili per far fronte all’emergenza sociale. Lo stesso vale nei rapporti con il porto: se il Sindaco ha intenzione di continuare ad inchinarsi al suo padrone, faccia pure ma almeno porti a casa qualcosa per la città”.