Novartis al centro di uno dei più grandi scandali farmaceutici

Il colosso farmaceutico svizzero Novartis è al centro di una inchiesta di corruzione da parte dell’FBI. Potenzialmente uno dei più grandi scandali degli ultimi anni che coinvolge il settore farmaceutico non certo nuovo a casi del genere.
Secondo l’accusa il colosso avrebbe corrotto migliaia di medici per far prescrivere farmaci e terapie a pazienti completamente sani e ignari.
Coinvolti nell’inchiesta anche giornalisti, ministri e alti funzionari dello stato che avrebbero ricevuto soldi dalla casa farmaceutica per omologare in Grecia farmaci nuovi e gonfiare i relativi prezzi. L’indagine condotta tra magistratura greca e agenzia FBI americana stima un vantaggio economico a favore della Novartis da parte della politica greca di oltre 500 milioni all’anno.
Nonostante la spending review che ha portato negli anni 2011-2012 una vistosa riduzione dei prezzi per le case farmaceutiche in generale, la Novartis non ha subito alcuna riduzione per i farmaci oncologici e riduzioni irrisorie per gli altri.
L’inchiesta nasce a Capodanno del 2016 quando un ex manager della Novartis minacciò di buttarsi dal tetto dell’Hotel Hilton di Atene se non fosse stato ascoltato dal magistrato atenese che si era occupato di corruzione in quegli anni.
La sua collaborazione insieme a quella di altri due ex informatori della sede greca, ad oggi ancora anonimi salvo che agli investigatori, hanno svelato l‘intreccio di corruzione e tangenti per portare la casa farmaceutica dal quinto al primo posto nel mercato medico greco.
L’inchiesta si è conclusa nell’estate del 2019 e ora la Novartis dovrà decidere se far fronte a un processo o cercare un accordo.

Roberta Piroli