CIVITAVECCHIA – “Non saranno certo due slogan a poter fermare una fuga di massa da territori massacrati dalle guerre fatte e/o sostenute dal ‘civile’ occidente per sfruttare meglio le loro risorse”.
Così il Comitato territoriale di Alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza di Civitavecchia commenta alcune scritte anti-rifugiati affisse da Casa Pound in città e nel comprensorio.
“Affrontare il problema dell’immigrazione con gli slogan è proprio da fascisti quali sono – dichiarano dal Comitato – Ricordate le armi di distruzione di massa di cui Saddam era accusato da Bush, Blair e Berlusconi, che poi in realtà non aveva? Solo per fargli guerra e rubare il petrolio agli iracheni. Chissà dove andavano gli iracheni che fuggivano dai bombardamenti. Chissà quanti militanti Isis hanno creato i bombardamenti. Fuggono dai rifiuti radioattivi che siamo andati a seppellire nelle loro terre. Ilaria Alpi e Miran Hrovatin avevano scoperto questo in Somalia: traffico di rifiuti speciali; commistione tra apparati dello stato e criminalità organizzata. Certo c’è anche gente che fugge da qualcosa che non ha per inseguire un illusione di un qualcosa che non c’è. Quelli che arriveranno, molti, andranno ad infoltire l’esercito di mano d’opera di riserva, utilizzato nei nostri campi, sottopagati e sfruttati, peggio che nei campi di cotone dello schiavismo negriero. Le ragazze andranno a passeggiare sui bordi delle nostre strade notturne, per dare piacere sessuale a buon mercato ai tanti benpensanti italiani. Si certo, per carità, prima gli italiani. Non ci piace che il problema venga affrontato in questi termini e sopratutto che lo faccia Casa Pound. Paladini di che cosa? A Ostia si fanno fotografare e condividono eventi con esponenti del clan Spada. Famiglia Rom dedita allo spaccio e all’estorsione. Paladini della legalità? Quale? Questi soggetti non li vogliamo sul nostro territorio. Territorio libero. Cresciuto nel mito della resistenza partigiana, nelle lotte operaie dei primi anni ’60 e nelle lotte antifasciste degli anni ’70. Siamo abituati alla dialettica democratica. Aspra, conflittuale, ma dialettica democratica. Aiutiamoli a casa loro. Dicono i nostri ‘eroi dei migranti’. Tradotto, facciamoli morire a casa loro nel lager libici. Le donne e le bambine facciamole stuprare a casa loro dalle bande armate libiche”.
“Li abbiamo visti sfilare, i nostri eroi, con fare marziale – incalzano dal Comitato – Scene d’altri tempi. Scene già viste. Protetti dalla polizia, durante la tanto sbandierata passeggiata che avrebbe dovuto fare Salvini, nella sua toccata e fuga a Civitavecchia, al quale vogliamo rivolgere una semplice domanda: quando restituite agli italiani i 49 milioni di euro che avete sottratto? Maxi-truffa ai danni del Parlamento; soldi pubblici, soldi di tutti i cittadini”.
“Facciamo appello a tutti i cittadini e a tutte le forze democratiche e antifasciste di Civitavecchia a tenere alta la guardia contro il vento del revanscimo fascista che soffia anche sulla nostra città – concludono – Invitiamo i cittadini a partecipare alla manifestazione nazionale pro-migranti che si terrà a Roma il 21 Ottobre”.