Niente più uscita autonoma per gli studenti, e alla Manzi i genitori protestano

CIVITAVECCHIA – Sta generando caos in tutta Italia la recente sentenza 21593/2017 con cui la Corte di Cassazione ha condannato la dirigenza di una scuola a seguito dell’incidente mortale di un bambino, nel 2003 in Toscana, investito da un autobus di linea fuori dal proprio istituto. Per i giudici, infatti, in caso di incidente ad un alunno fuori dall’edificio, dirigente e personale sono ugualmente responsabili, perché gli insegnanti hanno l’obbligo sia di assicurarsi che i bambini siano saliti sul bus sia di aspettare i genitori se in ritardo. Una sentenza che ha spaventato i dirigenti scolastici i quali sempre in più istituti stanno vietando l’uscita autonoma dei ragazzi minori di 14 anni, anche in presenza di liberatorie. Cosa accaduta quest’oggi anche a Civitavecchia, presso la scuola media Manzi, dove si è scatenata la proteste dei genitori che si sono rivolti alla nostra redazione per segnalare l’accaduto.

“Siamo un gruppo di genitori indignati dal comportamento della scuola Media Statale Manzi dove mandiamo i nostri figli, oggi 13 ottobre 2017 alle ore 12 circa siamo stati contattati dai nostri ragazzi tramite il numero della scuola, per avvisarci che da oggi e per sempre non potevano tornare a casa più da soli.
Praticamente a meno di 1 ora dalla fine delle lezioni ci siamo visti raggiungere da una chiamata dalla scuola dei nostri figli e con il patema d’animo immaginando chissà cosa, abbiamo appreso la notizia.
Qualcuno è riuscito a precipitarsi a recuperare il proprio figlio sebbene autorizzato in forma scritta espressamente a tornare a casa solo, altri non ci sono riusciti e si sono visti trattenere il proprio ragazzo fino all’arrivo di un genitore con la minaccia di chiamare i carabinieri per abbandono di minore qualora riaccadesse.
Tutto questo succede ad un giorno da una riunione scolastica, ieri infatti, il 12/10/2017 dalle 16:30 e fino alle ore 18:30, siamo stati tutti nei locali della scuola per una riunione dei genitori nella quale si è parlato di altro e non ci è stato comunicato alcunché.
Analizzando la “legge” che sarebbe uscita questa notte o questa mattina prima delle 12:00, i nostri ragazzi non potrebbero più andare a casa da soli se non accompagnati da un genitore o suo delegato. parliamo di ragazzi di 12 13 e 14 anni, non certo di bambini dell’asilo, Bambini che dovrebbero andare incontro alla vita a fronte alta e che invece le nostre istituzioni sembrerebbe non vogliano dare loro alcuna responsabilità; questa legge insomma ad oggi non esiste, dopo ricerche varie, siamo riusciti a comprendere che nessuna legge nuova è uscita. Unica cosa nuova, una circolare introvabile e non legge quindi, secondo la quale il ministero riferendosi ad un fatto accaduto 15 anni fa, chiede ai direttori scolastici di non lasciare i bambini allontanarsi dalla scuola senza essere accompagnati da un genitore o delegato.
Siamo alle solite, la scuola che dovrebbe andare incontro alle famiglie le mette ancora in difficoltà senza ritenerle nemmeno degne di un Preavviso scritto o verbale.
Presi dal dubbio come genitori, ci siamo messi alla ricerca su internet per capire se siamo noi snaturati o forse ci sia un eccesso di interpretazione del Codice Penale Art 591 che già più volte discusso ritiene da considerarsi reato, lasciare da solo un minore di quattordici anni in strada, solo se il gesto costituisce “abbandono” (parliamo quindi di un minore di 14 anni che mostri incapacità di raggiungere la propria casa, o si faccia prendere dal panico per attraversare la strada quindi un bambino non indipendente, abbandonato appunto. Legge che quindi non può essere presa per riferimento generale.
Chiediamo quindi a tutti i genitori colpiti dalla stesso provvedimento privo di riscontro oggettivo di lasciare ai propri figli una autoriZZaZione scritta secondo la quale possano andare a casa da soli poiche da noi genitori stessi reputati di poter far fronte ai piccoli pericoli che il tragitto possa presentare e se la scuola non vorrà accettarla restaranno il pomeriggio a fare i compiti con chi non si sentirebbe autorizzato a lasciarli liberi di raggiungere le proprie abitazioni.
Solo cosi si riuscirà a far comprendere che questa decisione è assurda e non è costruttiva o di aiuto per nessuno.
Parliamone e condividiamo sui social. Facciamo girare”.

Un gruppo di genitori della scuola “Manzi”