CIVITAVECCHIA – “Ancora una volta, parlando di porto, il consigliere Pietro Tidei pur di screditare l’operato dell’Autorità Portuale arriva a creare dei teoremi in cui, ormai, crede solo lui. L’unica cosa vera scritta da Tidei nel suo comunicato è che la valorizzazione del Porto storico di Civitavecchia iniziata con la demolizione dei sili del grano ed il restyling delle zone prospicienti la fortezza del Michelangelo siano stati fermamente voluti dal sottoscritto”. Lo dichiara il Presidente dell’Autorità Portuale di Civitavecchia Pasqualino Monti in risposta all’ex Sindaco sul progetto del Marina Yachting.
“Per il resto – prosegue Monti – confermo che si tratta di un progetto che creerà nuovi posti di lavoro e nuovo reddito per Civitavecchia, trattandosi di servizi di eccellenza. La piena operatività del Roma Marina Yachting Porto di Civitavecchia (questa è la corretta denominazione) sarà garantita non appena terminati i lavori in corso per la ristrutturazione della banchina 5 e delle aree attigue al parcheggio Bramante. Al consigliere Tidei sarebbe bastato affacciarsi dal lungoporto per vedere i cantieri aperti, anziché limitarsi a riprendere i numeri totali della capacità dei tre step del progetto (di cui siamo quasi al completamento del primo), Tidei farebbe bene a prendere nota di come fino ad oggi nella fase transitoria, senza alcuna attività di marketing e commerciale a supporto, si siano registrati già oltre 30 accosti di yacht di grande prestigio che hanno consentito ad operatori civitavecchiesi di aumentare il proprio fatturato in mesi solitamente caratterizzati da scarso lavoro”.
“Infine – conclude Monti – riguardo all’accusa destituita di ogni fondamento relativa all’aver sostenuto spese per “centinaia di migliaia di euro pubblici” per “la mega festa” di inaugurazione, mi riservo di tutelare gli interessi dell’Autorità Portuale e di tutto il Porto presso tutte le Sedi competenti. Spero che in futuro il consigliere Tidei si interessi del porto con proposte costruttive, abbandonando le sterili e vacue polemiche che peraltro non lo hanno premiato neppure dal punto di vista politico e del consenso popolare”.