“Manuedda: ambientalisti a targhe alterne”

CIVITAVECCHIA – La risposta dell’Assessore Manuedda ai 5 Sindaci di Tarquinia, Monte Romano, Santa Marinella, Allumiere e Tolfa è degna del miglior Ugo Tognazzi in “Amici miei”. Tre domande molto semplici a cui lui risponde tutt’altro, e che noi riproponiamo.
Le concentrazioni dell’anidride solforosa inspiegabilmente crollate del 90% rispetto ai 10 anni precedenti, cioè da quando Arpa, e non il Consorzio di Gestione, gestisce, contravvenendo la legge, direttamente le Centraline ex Enel.
Lo spegnimento delle 2 postazioni di Tarquinia e Santa Marinella.
In ultimo, ma di maggior rilievo, il fatto che una precisa prescrizione, imposta da sempre all’Enel, sul monitoraggio della qualità dell’aria, verrà, per la prima volta, dopo oltre 20 anni dalla costruzione di Torrevaldaliga Nord, abbondantemente e pacificamente disattesa, dallo stesso gestore dell’impianto. Tutto documentato nel Report Tecnico di Arpa Lazio 2016.
Dopo un anno di mala gestione, visto che il prode Assessore si sottrae, facciamo noi uno scarno bilancio.
1) I valori di SO2 sono crollati di oltre il 90% e gli strumenti atti al suo monitoraggio, che con il Consorzio di Gestione, si accorgevano anche dell’entrata in porto delle navi, da un anno a questa parte danno valori prossimi allo zero per circa l’80 dei loro valori. Tutto ampiamente verificabile confrontando i dati pregressi della centralina di Fiumaretta.
2) Tale situazione pregiudica la battaglia che tutte le forze politiche, debbono, a nostro avviso, sostenere perché il Porto depotenzi il carico delle emissioni delle navi o attraverso l’utilizzo delle banchine elettrificate o attraverso l’utilizzo del GNL durante l’attracco in città.
3) L’Osservatorio Ambientale Regionale non si è mai riunito e non ha mai proposto alcunché.
4) Di contro il Consorzio di Gestione, consorzio dei territori, verrà messo in liquidazione con l’abbandono di progetti importanti effettuati negli anni passati con l’Istituto Superiore di Sanità, con il CNR, ed Università. Come ad esempio il progetto Lacost che vedeva impegnato il CNR, per la realizzazione di un laboratorio meteorologico di osservazione costiera, al fine di realizzare “un sistema near-realtime e previsionale della qualità dell’aria, simile a quello realizzato da Arpa Lazio per il territorio di Roma, mapiù puntuale, con lo scopo di fornire con continuità alla popolazione informazioni realistiche sulla situazione ambientale in essere e dotare i Decisori Istituzionali di accurate previsioni meteorologiche e di qualità dell’aria, che consentano di adottare tempestivamente ed efficacemente adeguate azioni di mitigazione dei rischi connessi ad eventuali criticità previste.” (tratto dalla delibera consultabile sul sito www.ambientale.org).
5) Il Consorzio ha dovuto licenziare 14 persone tutte del territorio, ingegneri, chimici, biologi che monitoravano e collaboravano agli stessi studi, disperdendo di fatto un patrimonio di conoscenze utili alla tutela stessa della salute.
6) Lo stesso Consorzio che paragonava i dati della qualità dell’aria, non solo ad i limiti di legge, ma bensì a quelli più stringenti dell’OMS, in modo da dare risposte a tutti quei cittadini e comitati che, pur vedendo che i parametri di legge sono rispettati, hanno comunque un malato di neoplasie in casa, oramai è in liquidazione.
7) I pannelli luminosi che consentivano una, seppur minima, informazione anche a chi non era dotato di mezzi informatici, da altre 1 anno sono spenti, alla faccia della trasparenza.
8) La Rete di Monitoraggio della Qualità dell’Aria ex Enel, per la prima volta dopo oltre 20 anni, fornirà dati non validi da consegnare al Ministero dell’Ambiente, questo per stessa ammissione dell’Arpa Lazio. Il Ministero potrebbe addirittura sanzionare la stessa Enel per non ottemperanza alle prescrizioni VIA.
9) I costi per la gestione della Rete di Monitoraggio della Qualità dell’Aria sono lievitati da circa 300.000,00 € ad oltre 500.000,00 €
Fa sorridere anche la risposta del Direttore Tecnico di Arpa Lazio, che giudica risibili le concentrazioni di Anidride Solforosa rilevate dalla strumentazione da loro gestita, confermando così che la centrale a carbone di Enel e le emissioni delle navi in porto, con l’inquinamento di Civitavecchia non c’entrano nulla, ma si sa “Parigi val bene una Messa”. Cinquecento mila sono meglio di Niente.

Enrico Leopardo – Segretario Pd Civitavecchia
Roberto Fiorentini – Responsabile Commissione Ambiente Pd Civitavecchia