CIVITAVECCHIA – “Questa amministrazione risulta immobile da oramai 5 mesi, data del suo insediamento”. Inizia così la nota di fuoco dell’Ugl, all’indomani di un nuovo incontro Comune-Sindacati, definito “interlocutorio”, sulla vicenda della Holding Hcs.
“Dopo mesi – afferma la Segretaria confederale dell’Ugl Fabiana Attig – ancora la giunta penta stellata non ha strutturato un piano alternativo a quello prospettato e delineato dal Commissario Prefettizio. Fatto grave ed increscioso, perché alla luce di quanto sta avvenendo questo immobilismo sta determinando un ulteriore danno erariale all’Ente Comune, oltre che aggravare lo status economico della stessa Holding. La netta sensazione percepita nella caotica riunione di ieri, è che non si ha la ben che minima coscienza di cosa fare e di come agire. Il Liquidatore Dott. Carlo Micchi nella sua disamina, si è limitato a snocciolare cifre circa il debito in maniera impropria, senza fare il distinguo tra costi di gestione e costi dovuti, arrivando così alla enorme somma di 32 milioni di debiti, ha parlato poi della ‘sua’ idea di vendere le Farmacie comunali senza entrare nel merito di come ricollocare il personale, di come vuole utilizzare i fondi, vincolati, della Provincia di Roma per la raccolta differenziata, circa 2 milioni di euro per il noleggio di mezzi atti alla raccolta dei rifiuti e similari. Dimenticando che si potrebbe ravvedere un 316 bis Malversazione di fondi destinati, ‘Chiunque, estraneo alla pubblica amministrazione, avendo ottenuto dallo Stato o da altro ente pubblico o dalle Comunità europee contributi, sovvenzioni o finanziamenti destinati a favorire iniziative dirette alla realizzazione di opere od allo svolgimento di attività di pubblico interesse, non li destina alle predette finalità, è punito con la reclusione da sei mesi a quattro anni’. Con umana rassegnazione attendono l’orami scontato verdetto negativo della Corte d’Appello e di come pensano di correre ai ripari dinanzi alle scontate reazioni dei creditori: chiedergli di avere pazienza e di riporre fiducia verso un piano industriale che al momento non esiste perché solo raccontato. Chissà se il Dott. Micchi ha considerato il fatto che tra i principali creditori c’è anche il Comune di Civitavecchia’? E che in caso di default l’unico ente a rimetterci è proprio il comune?”.
“Di fronte a tanta superficialità – prosegue la Attig – alla perdita di tempo cui stiamo assistendo, la scrivente organizzazione sindacale, non può che prenderne atto e agire di conseguenza, la salvaguardia dei posti di lavoro e dei servizi essenziali verso la collettività, per l’Ugl sono la priorità assoluta. Abbiamo atteso invano i tempi dedicati allo studio, atteso il tanto sbandierato ‘nuovo dispositivo’ che prevedeva la costituzione di una nuova società ad apporto pubblico in sostituzione degli atti prodotti dal Commissario Prefettizio Dott. Santoriello: Delibera quadro n. 60/2014- congruità dei servizi e copertura a saldo economico del debito di gestione; Delibera n.146/2014 – direttiva vincoli assunzionali, limitazione della contrattazione di 2° livello politiche contributive; Delibera 123/2014 – vincoli di bilancio 2015 -2016 – 2017 per la copertura delle perdite del gruppo delle partecipate ad integrazione della delibera n. 60”.
“A questo punto – conclude – ci chiediamo come mai i Dirigenti Comunali non hanno ancora attuato questi dispositivi predisposti dal Commissario che ricordiamo sono esecutivi, dal momento che non sono mai stati sospesi? E come mai il Collegio dei Revisori dei Conti Comunali non ha segnalato alla Corte dei Conti tale negligenza chiedendone una verifica ispettiva? Visto che nessuno dell’amministrazione intende dare risposte la scrivente rivolgerà questi ed altri quesiti direttamente alla Corte dei Conti”.