Tirreno Power licenzia sei lavoratori a Tvs

CIVITAVECCHIA – “La lunga vicenda Tirreno Power ha avuto in data odierna l’ennesimo triste evento, il più drammatico nella storia della categoria dei lavoratori elettrici. Nonostante i numerosi esodi volontari, molto spesso con un adesione forzatamente dovuta al clima di incertezza interno alle centrali, la società ha ufficializzato quello che aveva gìà annunciato, un enorme taglio del personale e purtroppo alcuni licenziamenti. Sei nostri concittadini, oltre ad altri sei della centrale di Vado e 4 di Napoli, in gran parte vincitori di concorso in Enel ed ora cinquantenni da domani faranno parte dei tanti disoccupati già presenti”. A dare il pessimo annuncio è il Responsabile UGL Chimici-Energia Civitavecchia, Mauro Cosimi, il quale spiega come fino a questa mattina sindacati e lavoratori avevano sperato in un ripensamento da parte dell’azienda. Ma così non è stato: “Siamo convinti che quello di oggi è il primo esempio nel mondo dei lavoratori elettrici del cambiamento che sta avvenendo nel mondo del lavoro dopo le scellerate scelte degli ultimi governi nazionali – prosegue Cosimi – Il messaggio è chiaro e forte, il lavoro non più come diritto e dignità ma come bisogno e necessità. Lanciamo quindi un appello forte a tutte le forze istituzionali e sindacali per porre rimedio da subito all’emergenza odierna e per ristabilire regole di salvaguardia occupazionale che vedano al primo punto la dignità del lavoro. La nostra O.S. è presente da quando è iniziato questo percorso ed ora più che mai ci vedrà in testa e a fianco di tutte le iniziative necessarie per la risoluzione della vertenza”.

Sulla vicenda si registra il polemico intervento del Sindaco Antonio Cozzolino che, nell’esprimere solidarietà ai sei lavoratori licenziati, chiama in causa il Partito democratico: “Come amministrazione comunale nel corso dell’ultimo anno ci siamo fatti promotori di un gruppo di lavoro interistituzionale che ha visto la costante partecipazione di alcuni lavoratori e dei rappresentanti politici del territorio, quali Devid Porrello, Gino De Paolis e Marta Grande. Alle ultime due riunione non ha partecipato l’onorevole Marietta Tidei che era stata incaricata dal gruppo di cercare un contatto con il viceministro al Lavoro e Politiche Sociali, la dott.ssa Teresa Bellanova. Ho quindi utilizzato un altro canale per avere un appuntamento con la Bellanova ma nonostante questa volta sia stato contattato dall’ufficio del viceministro, non ho più avuto disponibilità sull’incontro. Questa è la considerazione che purtroppo viene data dal governo targato Pd al nostro territorio nonostante i suoi rappresentanti, almeno in parte, si siano dimostrati coesi ad un problema che hanno da subito ritenuto serio e meritevole del massimo impegno. Esprimo la mia solidarietà ai lavoratori licenziati e mi auguro che rinnovate politiche energetiche nazionali vadano verso un futuro ambientale ed occupazionale sostenibile e lungimirante”.

La replica della diretta interessata tuttavia non si fa attendere: “Le dichiarazioni del sindaco di Civitavecchia, Antonio Cozzolino, sulla vicenda di Tirreno Power sono alquanto sconcertanti, oltre a essere palesemente fondate su falsità meschine e subdole – risponde Marietta Tidei  – Innanzitutto vorrei precisare che la sottoscritta non ha partecipato solo alle ultime riunioni citate dal sindaco e tra l’altro la mia assenza era stata annunciata con largo anticipo e dettata da impegni istituzionali. Il punto è un altro ed è molto più sostanziale: mi sono impegnata in prima linea per tutelare i lavoratori di Tirreno Power, cercando e ottenendo un contatto con il viceministro Bellanova da tempi non sospetti, quando il sindaco e l’amministrazione 5 Stelle neppure sapevano cosa fosse Tirreno Power. Ho lavorato mesi e mesi per chiedere e ottenere un impegno fattivo da parte del governo: impegno che c’è stato e che si è sostanziato di un accordo che ha evitato ben altri numeri, rispetto agli attuali, sul fronte dei licenziamenti. E’ stato grazie all’impegno profuso dal governo, di cui la Bellanova fa parte, (cosa riconosciuta dagli stessi rappresentanti sindacali) che si è arrivati all’accordo siglato al Mise a dicembre 2016 tra l’azienda e i sindacati. Un accordo che Cozzolino neppure conosceva, come si ricordano bene alcuni rappresentanti sindacali, quando si tenne la prima riunione a inizio  2017. Il governo non poteva invece intervenire nella fase a cui fa riferimento, erroneamente, Cozzolino, perché quella fase competeva all’azienda e ai sindacati, non al governo. La sottoscritta, inoltre, oltre ad aver costantemente incontrato la dirigenza di Tirreno Power ed aver mantenuto un contatto continuo con i sindacati, ha incontrato la dirigenza dell’Enel per capire se l’azienda poteva intervenire a tutela degli esuberi di Tirreno Power. Purtroppo, come i rappresentanti sindacali sanno, la risposta è stata negativa. Cosa ha fatto Cozzolino? Nulla. Invece di incassare solamente i soldi dall’Enel avrebbe potuto esercitare una moral suasion sulla stessa azienda: cosa che ovviamente non ha fatto così come non ha mai fatto nulla su Tirreno Power. La tecnica dei 5 Stelle è sempre la stessa: lo scaricabarile. Cozzolino è un bugiardo: si assuma le sue responsabilità invece di provare a raccattare qualche voto speculando sui lavoratori di Tirreno Power. Da parte mia non c’è solo una generica dichiarazione di solidarietà, ma l’impegno, che spero sia comune, a trovare una soluzione per questi lavoratori”.