CIVITAVECCHIA – l’Agenzia Regionale Protezione Ambiente (ARPA) ha certificato che lunedì scorso si è verificato il terzo sforamento dall’inizio dell’anno del parametro PM10 sul territorio di Civitavecchia (il limite annuale è di 35 sforamenti, soglia oltre la quale devono essere presi provvedimenti straordinari di contenimento del carico inquinante). Lo rende noto l’Amministrazione comunale.
Tale sforamento è stato misurato dalla centralina di Villa Albani e riporta un dato di 52 microgrammi/metro cubo (contro un limite di legge di 50). Le altre due centraline ARPA, denominate Civitavecchia e Civitavecchia Porto riportano invece valori di PM 10 di poco inferiori al limite di norma (rispettivamente 46 e 47 microgrammi).
“Tale dato – commentano da Palazzo del Pincio – è da leggere nel quadro complessivo dell’emergenza meteorologica nazionale, meritevole di un’attenzione ancora maggiore nei territori caratterizzati dalla presenza di importanti fonti di emissioni in atmosfera. Secondo i dati ARPA, nella Provincia di Roma, lo stesso giorno sono stati registrati sforamenti anche a Ciampino (che mostra 34 sforamenti dall’inizio dell’anno), Guidonia (che ne ha registrati 18 dall’inizio del 2015) e Colleferro (giunto a 78 dall’inizio dell’anno)”.
Il Sindaco Antonio Cozzolino ha contattato il Comandante del Porto ed i Direttori delle Centrali termoelettriche Enel e Tirreno Power, per verificare con questi la presenza di eventi eccezionali riguardanti il traffico marittimo o anomalie nel funzionamento degli impianti.
“Quanto rilevato nella giornata del 21 – prosegue la nota del Comune – rinnova la volontà dell’Amministrazione di concordare con ARPA, autorità competente individuata dalla legge, la presa in carico anche delle altre centraline di rilevamento della qualità dell’aria sino ad oggi gestite dal Consorzio di Gestione ed un ammodernamento delle stesse che le renda capaci di rilevare forme di inquinanti più specifiche per le caratteristiche delle sorgenti di inquinamento presenti in città”.