Ladispoli Attiva: “No all’ennesimo centro commerciale. La nostra mobilitazione continua”

LADISPOLI – Ladispoli Attiva ringrazia tutti i cittadini che ieri sera hanno partecipato al sit-in organizzato per protestare contro l’approvazione di un centro commerciale da 33mila metri cubi sulla via Aurelia.

“Fortunatamente esiste ancora una cittadinanza che è disposta a mobilitarsi quando c’è in gioco il futuro della nostra città – commentano dal movimento politico – Il piano particolareggiato è passato, anche se crediamo che evidenti vizi procedurali non faranno chiudere la questione con il voto del consiglio comunale. Ieri sera si è dimostrato per l’ennesima volta che al governo della città c’è una classe dirigente tenuta insieme dal principio che lo sviluppo possa passare solo per nuovi palazzi, nuovi centri commerciali, nuovo consumo di suolo. Ma l’ultima parola non è ancora detta. Lavoreremo fin da subito, in collaborazione con tutta la cittadinanza e le forze politiche interessate, ad una grande ciclomanifestazione che possa al contempo esprimere l’opposizione dei cittadini ad ulteriore consumo di suolo e indicare un modello di sviluppo alternativo e sostenibile. È arrivato il momento di mandare a casa questa visione della politica e questi amministratori che ragionano a metri cubi. Il mondo sta andando in altre direzioni. Fuori di qui si parla di conversione ecologica, di Smart city, di città pensate a misura d’uomo”.

“Sul piano strettamente politico – proseguono da Ladispoli Attiva – traiamo alcune conclusioni che a dire il vero ci erano già note, tanto da spingerci ad impegnarci direttamente nel campo progressista. Il tradimento del consigliere Pierini, ex candidato a sindaco del centro sinistra, è un fatto grave che deve essere uno spartiacque. Finora c’è stata una parte di centro sinistra che ha condiviso questa visione della città. Una volta per tutte, è arrivato il tempo di allontanarli dal nostro campo. Si parta da qui per costruire l’alternativa a questa giunta, subalterna più che mai alle solite lobby del mattone. È tempo di un nuovo metodo e di una nuova classe dirigente per la parte progressista di questa città. Da parte nostra abbiamo capito che qualsiasi alternativa passi di qui, ci vedrà come protagonisti”.