La novità del “tagliando antifrode”

La novità di queste elezioni 2018 è il tagliando antifrode. Una volta votato, bisogna consegnare le schede al Presidente del Seggio senza metterle direttamente nell’urna. Il Presidente dovrà personalmente staccare il suddetto tagliando antifrode da ogni scheda e solo dopo mettere la scheda nell’urna.
Tale operazione è spiegata nel dettaglio al seguente link:
http://www.interno.gov.it/it/galleria-video/tutorial-ufficiale-elezioni-politiche-2018-nuove-schede-tagliando-antifrode.

Si ricorda inoltre che il voto disgiunto è possibile per le elezioni regionali, mentre non è consentito per le elezioni politiche e comporta l’annullamento del voto.

Maggiori informazioni su “come si vota” sono disponibili qui:
http://www.interno.gov.it/it/notizie/elezioni-2018-come-vota-corpo-elettorale-tessera-elettorale

OCCHIO AGLI ERRORI

Secondo un Manuale di istruzioni diffuso dal ministero dell’Interno, la scheda è nulla in questi casi.

1) È nulla la scheda «se l’elettore traccia segni di voto sul contrassegno di più liste anche se collegate tra loro». In sostanza è invalidato il voto di chi barrasse il nome del candidato sull’uninominale e due partiti della coalizione collegata, sebbene sia chiara l’intenzione di voto e la preferenza.

2) Ma l’errore più diffuso riguarderà il voto disgiunto, un’abitudine per gli elettori nelle elezioni comunali e regionali, ma non prevista in queste elezioni. Chi vota il candidato uninominale può scegliere di barrare anche il simbolo (uno solo) di un partito collegato, ma non può sceglierne un altro che appoggia un candidato diverso.

3) Impossibile anche crocettare il nome del candidato nella parte uninominale e poi, come rafforzativo, tracciare una grossa croce che abbracci i listini di tutta la coalizione.

4) Sarà considerata nulla la scheda che riporti un segno, magari lasciato a causa di una sovrapposizione delle schede, a cavallo fra due candidati uninominali di liste diverse.