Nuovo appuntamento con “La Gazzetta del Profeta”, rubrica di articolo giornalistici realizzati dagli alunni della 3S dell’IC Don Milani di Cerveteri. Spazio quest’oggi ad un interessante ed ironico approfondimento sullo stato di salute delle strade di Valcanneto.
Opere d’arte o strade dissestate?
Le strade di Valcanneto non sono ben curate: le buche sono così tante e così profonde che ti potrebbero addirittura portare in posti sconosciuti. Ad esempio, se vai in Via Corelli potresti cadere in una di queste buche e spuntare fuori da un tombino a Mosca (non l’insetto), oppure se vai in Via Claudio Monteverdi e cadi in una buca, potresti trovarti improvvisamente alle Hawaii e farti un paio di giorni di vacanza da scuola o dal lavoro.
E se appena appena cadono due gocce d’acqua, si allagano così in fretta da dover indossare maschera e pinne e, se non sai nuotare, anche salvagente o braccioli. Si accumula così tanta terra e sporcizia da poter avere una spiaggia privata proprio davanti casa o da poter trovare ogni tipo di “tesoro”.
Abbiamo intervistato alcuni residenti di Via Lulli e i risultati sono piuttosto scoraggianti: 10 persone su 10 non sono affatto soddisfatte della cura delle strade.
Infatti, quando abbiamo domandato di esprimere un’opinione sulla condizione delle strade, uno degli intervistati ha dichiarato: “Non c’ è manutenzione e, malgrado le segnalazioni, le strade sono ancora ridotte male e non ci sono marciapiedi. Potrei andare avanti per ore e ore…”. Un altro intervistato ha confermato il malumore dicendo: “Le strade sono sgradevoli; hanno scavato i buchi per mettere il gas, ma non lo hanno messo e li hanno fatti male. Non ci sono passaggi pedonali e sono piene di buche”. A testimonianza di quanto affermato sopra, una signora ci ha detto: “Le strade sono piene di sporcizia, soprattutto di fango e di foglie quando piove, e non passa mai nessuno a pulire pur pagando le tasse”.
Insomma, appare evidente il malcontento dei residenti di Valcanneto in merito alla condizione generale delle strade… Meno male che almeno il verde non manca!
(articolo realizzato da Michela Barile, Beatrice Meade e Benedetta Vergari)