La carica travolgente di Massimo Ranieri conquista il Traiano

Foto Claudio Bernardi/LaPresse Roma, 13 settembre 2014 - Studi Rai Tor Cervara Prima delle tre puntate che rivedranno Massimo Ranieri mattatore del sabato sera con il suo personal-show, "Sogno e son desto". I cantante napoletano ha duettato con alcuni ospiti vip del progamma. nella foto: Massimo Ranieri con Marco "Morgan" Castoldi

CIVITAVECCHIA – Di nuovo un Traiano pieno per il Caffè del Porto di Massimo Ranieri, un varietà dalla carica napoletana e di indole novellistica.

Massimo Ranieri non ha bisogno di presentazioni e, lo sappiamo, il pubblico è sempre pronto ad amarlo. Come non si può? Quella carica travolgente, quei movimenti fluenti, quella voce instancabile sono protagonisti sul palco anche a sessantacinque anni e l’età non sembra passare mai. Un infaticabile conquistatore di cuori porta in scena tante storie, che sono una storia sola, un Decameron partenopeo esplosivo come il Vesuvio.

Attraverso la regia di Maurizio Scaparro, Ranieri porta in scena il proseguimento di Viviani Varietà e offre al pubblico la Napoli urbana dei quartieri con tutto il suo repertorio culturale e musicale. Una compagnia pronta per una tournée argentina, l’ultima rappresentazione prima della partenza e quella nave, così vicina, pronta a salpare segnano il filo conduttore della rappresentazione, che passa per le strade labirintiche di Napoli e ci guida fra crude e dissacranti rappresentazioni della vita.

Il Caffè del Porto è un metateatro accompagnato da musica dal vivo e palesato dal doppio palco della scenografia, che rimpicciolisce gli spazi, ma apre una doppia scena dietro un unico sipario. Una cornice nella cornice, come quella boccacciana del Decameron, che si apre su un mondo di emigrazione e di miseria in cui il teatro chiude i battenti. Accurati ed eleganti, i costumi di Nanà Cecchi dipingono un mondo reale, ma fittizio, che forse si pone in difesa dello stornello, così come Boccaccio ha fatto del suo libro la difesa del racconto breve.

Lorenzo Piroli