LADISPOLI – Nella mattinata di oggi i Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia hanno tratto in arresto, per fuga a seguito di incidente con danno a persona, A.S.F.H., 30enne saudita, abitante a Ladispoli, penalmente censito.
In particolare i Carabinieri della Stazione di Ladispoli, unitamente ai militari del NOR – Aliquota Operativa di Civitavecchia, erano intervenuti nella tarda serata di ieri, 8 aprile, in via U. Foscolo, dove era stata segnalata la presenza di una donna riversa sull’asfalto in gravi condizioni. La stessa, successivamente identificata in una minore di origine centroafricana, prontamente soccorsa da personale 118, data la gravità delle lesioni, è stata elitrasportata presso l’ospedale Gemelli di Roma e posta in rianimazione, mentre i militari, sulla base dei primi accertamenti, hanno potuto riscontrare che, verosimilmente, la ragazza era stata investita da un automobilista che si era dato alla fuga senza fermarsi per soccorrerla. Pertanto i Carabinieri, dopo aver rinvenuto, sul luogo del fatto, vari frammenti dell’autovettura che aveva investito la giovane, si sono messi sulle tracce del pirata della strada, acquisendo le immagini di tutte le videocamere di sorveglianza della zona e interrogando i possibili testimoni. Nel corso della notte, mentre i militari erano ormai giunti alla quasi certa individuazione dell’autore del gesto, lo stesso, ritenendo che da lì a poco sarebbe stato raggiunto dai Carabinieri, si è presentato alla Stazione Carabinieri di Ladispoli, ammettendo le sue responsabilità, riferendo di essere fuggito, dopo aver investito la ragazza, poiché in preda al panico.
L’immediato sequestro nonché l’analisi dell’autovettura di proprietà dello stesso, hanno consentito di accertare che quello fosse il mezzo che aveva investito la ragazza, presentando i danni tipici da investimento nonché la mancanza dei frammenti rinvenuti dai militari nel sopralluogo eseguito nei momenti immediatamente successivi al fatto. A quel punto i militari hanno tratto in arresto A.S.F.H., accompagnandolo presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria civitavecchiese.
La vittima, per cui all’inizio si era pensato al peggio, seppure ancora in prognosi riservata è stata dichiarata fuori pericolo dai sanitari del Policlinico “Gemelli”.