CIVITAVECCHIA – Siamo quasi alla farsa. Dopo aver convocato gli stati generali del centrodestra cittadino e nazionale all’Arena Pincio, arringando la folla sul rischio invasione migranti nel Porto di Civitavecchia, fomentando gli animi dei fascisti di casa Pound e non solo accorsi a Civitavecchia dal territorio, Massimiliano Grasso si ritrova ora a smentire sé stesso. Lo fa direttamente dal Porto, in qualità di responsabile della comunicazione e delle relazioni esterne dell’Autorità portuale, inviando una nota stampa dove si afferma che “la possibilità che il porto di Civitavecchia possa diventare un hot-spot non è stata mai presa in considerazione del Ministero dell’Interno, come è stato riferito dal Prefetto Mario Morcone nella giornata di ieri al Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale Francesco Maria di Majo”.
“La riunione in prefettura di giovedì scorso – prosegue la nota stampa inviata da Grasso – a cui hanno partecipato anche il Presidente di Majo e il Contrammiraglio Giuseppe Tarzia, Comandante della Capitaneria di Porto di Civitavecchia e Direttore Marittimo del Lazio, ha avuto lo scopo di valutare solo in chiave precauzionale, laddove i porti hot-spot dell’Italia meridionale non avessero più capacità di consentire ulteriori sbarchi, l’idoneità del porto di Civitavecchia allo sbarco, in via eccezionale, di migranti provenienti dall’Africa, individuando a tale fine una possibile banchina”.
Si legge poi che “l’idoneità della banchina 28 è stata poi oggetto di un accertamento tecnico, venerdì scorso, con le diverse amministrazioni competenti, all’esito del quale i tecnici di questa AdSP hanno fatto presente al Prefetto Vicario di Roma che la predetta banchina non è attrezzata per poter consentire lo svolgimento di tutte quelle procedure ed operazioni di controllo sanitario dei migranti che è necessario fare sottobordo”. Viene naturale chiedersi se Grasso era a conoscenza di tutto ciò ieri prima dell’adunata anti migranti di ieri al Pincio da lui stesso diretta. Difficile pensare il contrario visto che il sopralluogo in questione si è svolto tre giorni prima.
“Ad ogni modo – conclude la nota stampa per voce del Presidente di Majo – è doveroso anche ricordare l’impatto che questo esodo di migranti, senza eguali, ha sui porti italiani ed in particolare su quelli dell’Italia meridionale. Si auspica pertanto che le diverse iniziative che sta portando avanti il Ministero dell’Interno a livello europeo ed internazionale, affrontando il fenomeno migratorio alla radice e cercando anche la cooperazione del governo libico, possano presto trovare un riscontro positivo”.