Apprendo della Sentenza emessa dal tribunale di Civitavecchia, sulla vicenda ETM, che – qualche anno fa – irruppe sulla scena politica locale.
Provo sensazioni miste e contrastanti. Da un lato, infatti, provo grande gioia per gli amici, in primis Salvatore Renda. Non riesco però a superare quel senso di ingiustizia e di dolore, causato dalla cattiveria di alcuni che hanno distrutto una cosa buona che era nata a Civitavecchia ed indirettamente hanno spianato la strada alla mediocrità che vediamo oggi.
Mi colpisce in particolare, l’astio con cui ci si è scagliati contro un gruppo di ragazzi (tutti civitavecchiesi) che stavano costruendo una eccellenza nel settore dei trasporti, una società che – come hanno stabilito i Giudici – sarebbe diventata, nel giro di pochi anni, una delle più importanti del centro Italia.
Insomma una cosa buona che avrebbe dato lavoro e risolto parzialmente uno dei problemi più pesanti di Civitavecchia: l’occupazione.
Invece no. L’invidia, la cattiveria sono riuscite – veicolate dai soliti “malpensanti” – a distruggere tutto.
Certo non è l’unico caso. Di persone che hanno fatto il bene di Civitavecchia e che si trovano a pagarne lo scotto, ce ne sono altre … purtroppo tante.
Speriamo che questa Città impari la lezione e sappia distinguere tra chi è capace e fa il bene della Città e chi è mediocre e combina solo danni.
Civitavecchia 27 maggio 2016 Giancarlo Frascarelli