Enrico Luciani per la quinta volta Presidente della Compagnia Portuale

CIVITAVECCHIA – Enrico Luciani ancora al timone della Compagnia Portuale. L’elezione di quello che rappresenta il suo quinto mandato è giunta ieri al termine delle elezioni che si sono svolte nella sede di Piazza XXIV Maggio e che hanno visto una partecipazione plebiscitaria, con il 98% di votanti. Plebiscitario anche il consenso personale di Luciani, eletto con l’85% delle preferenze. Immediati i messaggi di auguri nei suoi confronti, giunti per prima cosa dal suo partito. “Sel di Civitavecchia – si legge in una nota del circolo cittadino – si congratula con Enrico Luciani per la sua conferma alla carica di Presidente, con Patrizio Scilipoti per la sua nomina alla vice presidenza e con i soci lavoratori Nicola Sannino, Patrizio Petronilli e Claudio Biferini componenti del nuovo C.d.A. della Compagnia Portuale scaturito dalle elezioni svoltesi ieri, alle quali ha partecipato la quasi totalità dei soci lavoratori. La Compagnia Portuale di Civitavecchia, partita da lontano fondando le sue origini e la sua ragione di essere sulla forza lavoro, è divenuta sempre più modello di autogestione finalizzato alla ottimizzazione e alla distribuzione delle risorse a vantaggio dei soci e delle opportunità di nuova occupazione per il “buon lavoro”. Un modello di sviluppo e di gestione che assume un’importanza unica e fondamentale nella panoramica della portualità nazionale, del quale il Presidente Luciani ne è la massima espressione”.
“Faccio i miei più sinceri auguri di buon lavoro al Presidente della Compagnia Portuale – le parole del Consigliere regionale di Sel Gino De Paolis – che ieri è stato chiamato dai soci a svolgere questo ruolo per la quinta volta consecutiva. Le mie congratulazioni vanno anche al gruppo dirigente, eletto insieme al Presidente, che è composto da Patrizio Scilipoti nel ruolo di vicepresidente, Nicola Sannino, Patrizio Petronilli e Claudio Biferini. Una squadra che vanta l’esperienza dei più anziani e l’innovazione dei più giovani e che, sono sicuro, saprà continuare a far crescere il progetto della CPC, cooperativa autogestita, sana e punto d’eccellenza per il nostro territorio. E’ bene infatti sottolineare che in un momento di crisi che investe la città, ma più in generale il Paese, la Compagnia portuale di Civitavecchia è riuscita a mantenere la sua originaria filosofia d’azione, fatta di redistribuzione del reddito tra tutti i soci, senza mai ricorrere alla cassa integrazione e continuando ad assumere e formare i più giovani. Proprio in tema di formazione il gruppo dirigente si è distinto in questi anni per aver creduto e lavorato per la figura professionale del portuale europeo, con il conseguimento di una certificazione che in prospettiva possa valere per tutti i paesi Ue. Un modo per rendere sempre più qualificato, e sicuro, un mestiere antico che necessita di professionalità e competenze specifiche. Con un po’ di orgoglio quindi non esitiamo a sostenere il lavoro di chi, con coerenza e passione, ha trasformato la Compagnia portuale in un modello di gestione che rispetta il lavoro, fa tesoro delle esperienze, investe sulle competenze e da spazio ai più giovani”.
Parole di congratulazioni e buon lavoro anche da parte della Cgil Civitavecchia Roma Nord, per voce di Cesare Caiazza: “Rivolgo auguri di buon lavoro e congratulazioni ad Enrico Luciani, confermato alla presidenza della Compagnia Portuale di Civitavecchia dopo una votazione segnata da una straordinaria partecipazione e da un larghissimo consenso. Congratulazioni ed auguri anche a Patrizio Scillipoti, nominato vice presidente, le cui capacità ho potuto apprezzare negli anni nei quali è stato dirigente della FILT CGIL locale. Come ho sostenuto in altre occasioni, le ultracentenarie storie della Compagnia Portuale e della CdL CGIL di Civitavecchia, sono parte, nella distinzione dei ruoli, di una unica grande vicenda cittadina, quella connessa al lavoro, ai diritti dei lavoratori, all’emancipazione della classe,, alla riconquista e alla difesa della democrazia e della libertà. Storie che continueranno ad intrecciarsi e a sostenersi reciprocamente in questo presente nel quale, come ho detto proprio ieri, nell’ambito di presidi e vertenze intervenuti in Autorità Portuale, registriamo scelte del Governo volte ad intervenire nei Porti con l’intento di comprimere spazi di democrazia, di partecipazione, di autopromozione solidaristica del lavoro. In questa stagione vi sarà nuovamente bisogno di grande battaglie sindacali e dei lavoratori volte ad evitare la cancellazione di diritti ed il declino del Porto e del territorio di Civitavecchia”.