CIVITAVECCHIA – “Dov’è il Piano industriale per salvare Hcs?”. Se lo chiede la Cgil Fp all’indomani del Consiglio comunale sulle municipalizzate, da cui le OO.SS sembrano essere uscite alquanto deluse, invocando un chiarimento e un nuovo confronto con l’Amministrazione.
“Nei fatti – afferma il Segretario Diego Nunzi – siamo arrivati alla proclamazione dello Stato di Agitazione, protocollata in Prefettura, comunicata al Sindaco ed ai Liquidatori in data 27.2.2015, perché da mesi le nostre richieste di incontro sono rimaste inevase, ignorate da Sindaco, Assessore e liquidatori; il Sindaco invece, durante il Consiglio, ha asserito di incontrare spesso i sindacati sul tema, e che alcuni percorsi sono già stati approfonditi, aggiungendo anche che sicuramente i sindacati concorderanno tutti sulla proposta che verrà presentata nell’incontro previsto il 25.3.p.v.; e allora perché avremmo proclamato lo Stato di Agitazione? Se il Sindaco ha contrattato la materia, abbia la bontà di produrre atti, verbali, e soprattutto, ci dica con chi ha contrattato gli eventuali percorsi, perché con la Fp Cgil, titolare della trattativa per i lavoratori cui si applicano i contratti Fise e Uneba ( Hcs, Città Pulita ed Ippocrate) sicuramente non ha discusso da almeno 7 mesi. Nella nota di convocazione pervenuta, si legge che la convocazione avviene ‘a seguito delle richieste di incontri formulati dalle OO.SS e pervenute recentemente ….’ Ribadiamo, che, lo Stato di Agitazione proclamato il 27 febbraio u.s. è successivo alle richieste di incontro, ed il ‘recentemente’ usato nella convocazione appare inappropriato quanto inopportuno”.
“Inopportuno – prosegue Nunzi – perché una convocazione siffatta, ove l’ordine del giorno non corrisponde alle procedure di raffreddamento del conflitto, (termine tecnico, ahinoi, dovuto in alcuni casi), dopo la proclamazione di Stato di agitazione e comunicazione alla Prefettura, non ne rispetta la tempistica, ma soprattutto, avviene senza alcuna informazione preventiva sulla materia in discussione.
Nessuna traccia di piano industriale da discutere ed eventualmente concordare, nulla di nulla. Appare difficile capire su cosa dovrebbe basarsi la convergenza delle OO.SS. cui il Sindaco e l’assessore hanno fatto riferimento nei loro interventi in Consiglio. Non è dato quindi capire, a cosa si riferiscano le richieste di sacrificio annunciate da alcuni consiglieri durante il dibattito, sacrifici chiesti ai lavoratori, ovvio”.
“Ora – conclude Nunzi – pur con tutti i dovuti distinguo, la tempistica appare la stessa usata dalla Giunta che approvò la costituzione delle Holding, prima le delibere attuative poi il confronto per evitare lo sciopero e le sanzioni per violazione delle procedure. Il 25 marzo si convocano le Parti Sociali, il 31marzo deve essere prodotto il piano industriale di risanamento. E ancora non è dato sapere di cosa si parla il 25, più che di ottimismo, sembra incoscienza.. Al di là di ogni pregiudizio, che francamente non ci appartiene, rimaniamo in attesa di risposte chiare ai quesiti posti”.