Cupinoro: “Dati nascosti, il popolo deve sapere”

CERVETERI – I monitoraggi ambientali di Novembre 2015 dell’ARPA Lazio concernenti le emissioni presso la discarica di Cupinoro, avrebbero rilevato concentrazioni di gas metano superiori al limite di esplosione. Lo riferisce il Comitato di zona Borgo San Martino nel rapporto di prova relativo al punto B Lotto Nord vengono evidenziate concentrazioni di metano fino a 4.8%, valore superiore al LEL, ossia il Low Explosive Level, che per il metano dovrebbe essere pari a 4,4 % negli ambienti confinati.
“Il 3 Gennaio 2016 la Regione Lazio revoca ufficialmente i 10 milioni di Euro promessi al Comune di Bracciano per la discarica di Cupinoro – afferma il Presidente del Comitato Luigino Bucchi – Successivamente si verifica quanto era già nell’aria: tre ex dirigenti della ‘Bracciano Ambiente’ vengono accusati di concorso in traffico illecito di rifiuti rispetto alla gestione della discarica di Cupinoro, ormai chiusa da tempo”.
Ma questa non sembra essere l’unica nota dolente riguardante la discarica. Bucchi ricorda infatti che “alla fine di Gennaio avviene un nuovo colpo di scena, anziché procedere alla messa in sicurezza della ‘montagna dei veleni’ come discusso e deciso in sede di conferenza dei servizi svoltasi presso la Regione Lazio a luglio 2015, a sorpresa, la commissaria prefettizia di Bracciano indice due bandi per un valore complessivo di 31 milioni di euro per la realizzazione di un impianto biogas ed un TMB (trattamento meccanico biologico)”.
A ciò si aggiungerebbe lo status di “lettera morta” acquisito dalla richiesta, eseguita in data 2 febbraio 2016 da parte dei comitati Uniti, per la chiusura definitiva della discarica di Cupinoro alla Commissaria Straordinaria di Bracciano. Questo episodio si sarebbe ripetuto il 3 marzo 2016 quando una nuova richiesta per approfondire i problemi della discarica di Cupinoro non avrebbe ricevuto risposta, nonostante la manifestazione operata dai Comitati Uniti a Ladispoli “per dire no a qualsiasi forma di riapertura della discarica di Cupinoro, al grido di ‘Un altro territorio è possibile’ “.
“Ancora una volta, in virtù della perpetua urgenza ed emergenza tutta italiana, si sta giocando con il futuro dell’intera zona che ha già pagato un costo altissimo in termini d’inquinamento, impatto ambientale e salute dei cittadini – incalza Bucchi – Infatti, si sta delineando sempre di più il tentativo che vengano prese decisioni in violazione delle più elementari normative in fatto d’informazione e coinvolgimento di Sindaci, cittadini, associazioni ed enti vari dei comuni limitrofi di: Bracciano, Ladispoli, Cerveteri ecc. nelle decisioni che segneranno il territorio , l’ambiente e la salute, non solo nostra ma anche dei nostri figli e nipoti. Non siamo più disponibili ad essere calpestati da alcuno, se la politica locale non sa alzare la voce con atti e fatti concreti, ma se soprattutto non sa farsi rispettare pretendendo chiarezza dalla Regione Lazio dove pendono interrogazioni che a distanza di mesi non hanno mai avuto risposata, lo farà il popolo. E’ per questo che ancora una volta, insieme ai Comitati Uniti, invitiamo tutti a scendere in piazza per chiedere il rispetto di quanto deciso in Conferenza dei servizi in merito a tempi e modalità di bonifica, recupero ambientale della discarica di Cupinoro e trattamento post mortem”.
Il comitato rende noto a questo proposito che l’appuntamento, “di nessun colore politico ma di tutto il popolo”, è fissato per sabato 2 aprile a Cerveteri, presso piazza del Granarone alle ore 17,00.
A sollecitare la presenza dei cittadini, anche l’ AVIS sezione territoriale di Cerveteri, che per voce del suo Presidente Luigi Mecucci, invita i propri iscritti e simpatizzanti a partecipare alla manifestazione per la definitiva chiusura della discarica di Cupinoro.