“c3STo di notizie”. Bullismo: anche chi è indifferente è colpevole

Nuovo appuntamento con “c3Sto di notizie”, articoli giornalistici realizzati dagli alunni delle classi 3^ S e 3^ T della scuola media IC Don Milani di Cerveteri. Spazio quest’oggi ad un altro tema di forte attualità tra i giovani: il bullismo e il cyberbullismo.

In Italia i casi di cyberbullismo sono aumentati dell’8% negli ultimi anni. Per questo motivo, a partire da quest’anno, il Ministero dell’Istruzione ha istituito la Giornata nazionale contro il bullismo a scuola, che si è celebrata lo scorso 7 febbraio.
In relazione a questo evento è stata realizzata una campagna di sensibilizzazione, mandata in onda in tv. Questa campagna pubblicitaria vuole trasmettere il messaggio che essere indifferenti è come prendere parte agli atti di bullismo. Essi sono legati alla formazione di gruppi di ragazzi organizzati in modo gerarchico.
In proposito un esempio di bullismo di gruppo verificatosi a scuola è il caso che ha visto come vittima Manuel, un ragazzo di 19 anni che soffre di ritardo cognitivo. Questo ragazzo, che frequenta un istituto superiore a Roma, è stato costretto ad andare ripetutamente in ospedale per delle ustioni causate dalle sigarette spente sul suo corpo da alcuni ragazzi durante l’intervallo. Tutt’oggi la madre continua a lottare per ottenere giustizia.
Un caso in cui si parla di cyberbullismo è quello invece di Carolina Picchio, una quattordicenne che è stata violentata da sei ragazzi dai 13 ai 15 anni. La ragazza, incosciente e sotto l’effetto dell’alcool è stata molestata sessualmente e filmata, successivamente il video è stato postato su Facebook. Dopo la pubblicazione, Carolina, in preda all’umiliazione, si è suicidata, buttandosi dal terzo piano del suo palazzo il 5 maggio 2013.
In conclusione, l’unico modo per evitare che si verifichino queste vicende è sensibilizzare i ragazzi fin da piccoli a non prendersela con chi è più debole e soprattutto a denunciare questi abusi.

Benedetta Colozzi
Martina Masullo
Alessia Daniela Stan
Greta Virdis
Martina Vittozzi