CIVITAVECCHIA – “La gara è stata espletata dalla SUA (stazione unica appaltante) dell’area metropolitana di Roma che, come previsto dalla legge, ha chiesto tutti i documenti necessari, fra cui le certificazioni antimafia alla Prefettura competente, ossia quella di Napoli. La SUA è in attesa della risposta”. Così Palazzo del Pincio risponde ai dubbi manifestati dal Consigliere di minoranza Massimiliano Grasso sulla regolarità dell’appalto di custodia, pulizia e portierato del Comune.
“Il consigliere Grasso – prosegue la nota dell’Amministrazione – è a conoscenza di ciò, avendo lui stesso fatto un accesso agli atti, che conferma la procedura amministrativa. Qualora il consigliere Grasso ravvedesse ipotesi di reato, sarebbe suo dovere fare denunce agli organi competenti anzichè agli organi di stampa. L’amministrazione comunale ha ulteriormente acquisito una autocertificazione dell’ATI ed inserito nel contratto fra Comune e ATI una clausola che prevede l’automatica rescissione nel caso in cui la certificazione antimafia risultasse inidonea. Per quanto riguarda la questione stipendi, l’amministrazione è in costante rapporto con i sindacati e sta monitorando gli sviluppi da vicino”.