CIVITAVECCHIA – Alla fine i risultati dell’ispezione del MEF sono arrivati.
Una relazione lunga 150 pagine di dati, cifre e considerazioni che gettano un po’ di luce su come è stata amministrata questa città dalle ultime due giunte.
Paradossalmente a me interessa poco conoscere come e quando è aumentata la spesa pubblica o chi tra Moscherini e Tidei ha più speso o più aumentato la pressione fiscale… quelli sono dati che dovranno essere analizzati nel giusto contesto e nei dovuti modi. A me interessa un’altro punto.
Un punto che è racchiuso nelle prime 40 pagine della relazione, un paragrafo intitolato semplicemente: “Rapporti tra Enel Spa e il Comune di Civitavecchia: le compensazioni ambientali e le relative imputazioni degli importi nel bilancio”.
Un titolo semplice semplice ma con un significato profondo. Basta leggere poche righe di questo paragrafo per far crescere la rabbia. “In particolare di emerge un ricorso sempre maggiore alle entrate tributarie (Titolo I) con riduzione di quelle del titolo II, mentre le entrate del titolo III risultano influenzate, come si vedrà dall’iscrizione tra le stesse di un contributo di compensazione ambientale da parte dell’ENEL […]”
In parole povere? Semplice, bilancio comunale “anabolizzato” dai fondi Enel.
Il risultato? Ce lo spiegano gli ispettori del MEF. “[…] Si può, dunque, affermare che tali entrate, pur presentando sostanzialmente il carattere della straordinarietà sono confluite, in larga parte, tra le entrate correnti (Titolo III), contribuendo a finanziare spese correnti e incidendo, conseguentemente, sugli equilibri di bilancio degli anni di riferimento […]”
Non credo che questo passaggio abbia bisogno di spiegazioni… Si poteva fare? No. Ma non lo dice la giunta Cozzolino, no… lo dicono gli Ispettori del MEF.
“Si evidenzia che tale aspetto era già stato a suo tempo evidenziato in una precedente ispezione del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato – Servizi Ispettivi di Finanza nella quale era stata richiamala l’attenzione sull’utilizzo di tale entrata che non presentava le caratteristiche idonee per finanziare entrate correnti. L’entrata in questione non poteva considerarsi atta a finanziare la spesa corrente in quanto risultava legata a scadenze contrattuali, era contenuta in una fonte probabilmente non idonea e presentava caratteristiche tali da configurarla naturalmente adatta per il finanziamento della spesa capitale più che per quella corrente. Il venir meno del contributo in questione ha determinato, negli esercizi più recenti, notevoli difficoltà a carico dci Comune”.
Ma in soldoni quanto è transitato nelle casse del Comune nei 5 anni (2008-2013) analizzati? Ecco pronta la risposta: “Ciò che, però, rileva ai fini della presente analisi è quanto disciplinato al punto IV dell’accordo del 14 aprile 2008 nella parte in cui si evidenzia che Enel, in relazione all’avvio di esercizio della Centrale, si impegna ad erogare al Comune di Civitavecchia, nel primo triennio € 40.000.000 suddiviso in tre rate annuali, rispettivamente pari ad euro 14.000.000 per l’anno 2008 ed euro 13.000.000 per ciascuno degli anni 2009 e 2010. Inoltre, lo stesso accordo evidenzia che devono essere considerati fino ad ulteriori 10,5 milioni di euro derivanti dal maggiore importo dell’ICI per concludere che l’importo erogato da Enel nel triennio non potrà in ogni caso eccedere l’importo massimo di euro 50,5 milioni.”
Quindi 50 milioni a fronte di una convenzione sottoscritta nel 2008, in piena “era” Moscherini e terminata nel 2011.
E’ finita qui? Neanche per sogno… “Negli anni successivi, invece, in assenza di un nuovo accordo risulterebbero erogati, solo nel 2013, oltre 19 milioni di curo, 7 dei quali a titolo di anticipo sull’accordo in corso di perfezionamento per il periodo 2014 – 2017″
Un totale quindi di oltre 70 milioni di euro… settanta milioni di euro transitati nelle casse del Comune in cinque anni di cui gli ultimi 19 presi, come si è visto, in assenza di qualsiasi convenzione.
Ben cosciente che Enel S.p.A è tutto tranne che un ente benefico mi scorre un brivido lungo la schiena nell’ipotizzare quale possa essere la contropartita a quei 19 milioni… Ma sul territorio tutti questi milioncini dove sono finiti? Mistero più assoluto…
Finora dall’opposizione, dentro e fuori il consiglio comunale, sono arrivate soltanto battute, facili ironie o accuse sullo stato in cui si trova la città.
Si ironizza sulle perdite d’acqua, sui mezzi fatiscenti, sull’emergenza abitativa piuttosto che su quella occupazionale.
A tutto questo c’è una sola risposta: settanta milioni di euro. Milioni che potevano essere impiegati per risolvere le maggiori criticità a livello infrastrutturale della città, che potevano essere investiti sul territorio per creare occupazione stabile ed un rilancio dell’economia più che stagnante.
Milioni che invece sono finiti bruciati… esattamente come quel carbone che “ci” ha permesso di ottenerli.
Francesco Fortunato – Consigliere Comunale Movimento 5 Stelle