Un pranzo di Natale nel segno della speranza

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CIVITAVECCHIA – Anche quest’anno nella Casa Circondariale di Civitavecchia in Via Aurelia Nord, la Comunità di Sant’Egidio, in collaborazione con il Direttore, la dott.ssa Patrizia Bravetti, ha organizzato il pranzo natalizio con i detenuti. E’ stato un evento importante per tutti coloro che vi hanno partecipato: 95 detenuti di diverse nazionalità e religioni e 30 volontari.
Il pranzo è stato offerto dalla Comunità di Sant’Egidio in collaborazione con il Vescovo di Civitavecchia, Mons. Luigi Marrucci, con il cappellano e con i volontari di padre Lorenzo. Il menù: lasagne al forno, polpettone di manzo, broccoli, lenticchie, frutta e dolci natalizi. Non poteva mancare poi la Tombola con ricchi premi e alla fine Babbo Natale: accolto da una vera e propria ovazione, ha distribuito regali a tutti: una calda coperta di paille e prodotti per l’igiene. Nei volti di tanti – detenuti e non – si è vista la commozione.

Erano presenti, oltre alla Direttrice del Carcere, la Vice Sindaco Daniela Lucernoni e la parlamentare Marietta Tidei, che ha pranzato con i detenuti. Una speciale collaborazione con la Polizia penitenziaria e con l’Area trattamentale ha garantito l’ottima buona riuscita dell’iniziativa.

Novità di quest’anno è stata la presenza di un gruppo di studenti dell’Istituto alberghiero “Alessandro Farnese”di Montalto di Castro, accompagnati dai docenti Manila Di Gennaro e Giuseppe Funari. Il loro prezioso aiuto ha garantito un servizio impeccabile. Si tratta dell’inizio di una collaborazione che potrà crescere nel prossimo anno, grazie alla sinergia tra la Comunità di Sant’Egidio, la Dirigente scolastica Andreina Ottaviani e i docenti del Farnese.

All’inizio del pranzo la Direttrice ha rivolto un saluto in cui ha messo in evidenza l’importanza di stare insieme in un modo sereno in questi giorni di Festa, mentre la Vice Sindaco ha portato il saluto della città di Civitavecchia, di cui anche i detenuti sono parte. Stefania Tallei, responsabile del servizio in carcere, ha portato ai detenuti il saluto di tutta la Comunità di Sant’Egidio e ha proposto loro in questi giorni di festa di considerare i volontari persone della famiglia. Pur tra tante difficoltà, questo giorno è stato un segno di speranza per tutti, proprio all’inizio del 2018.