ROMA – La Fiadel Cisal nella giornata della Memoria commemora le vittime dell’Olocausto che all’inizio riguardò i civili di religione ebraica e successivamente fu esteso a tutte le persone, gruppi etnici e religiosi ritenuti “indesiderabili” dalla dottrina nazista, e di cui il Terzo Reich aveva previsto e perseguito il totale annientamento, poiché avvenuto nel medesimo evento storico: essi potevano comprendere, secondo i progetti del Generalplan Ost, popolazioni delle regioni orientali europee occupate, ritenute “inferiori”, e includere quindi prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, nazioni e gruppi etnici quali Rom, Sinti, Jenisch, gruppi religiosi come testimoni di Geova e pentecostali, omosessuali, malati di mente e portatori di handicap. In questo giorno si celebra la liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, avvenuta il 27 gennaio 1945 ad opera delle truppe sovietiche dell’Armata Rossa.
Siamo da sempre convinti, che l’esercizio della memoria è parte integrante dell’identità dei popoli. È la base su cui si ricostruisce la storia passata e si costruisce la storia futura.
In questi tempi nei quali si rifanno vivi fantasmi del passato, dalla violenza in nome di Dio al razzismo, dallo scontro di civiltà alle sopraffazioni dei diversi, alla rivendicazione delle piccole patrie, dalla crisi della politica a quella della democrazia…, sembra che l’umanità abbia perso davvero la memoria di ciò che è stato o che non ne abbia fatto tesoro. La violenza, purtroppo così tanto all’ordine del giorno, non lascia spazio alla verità.
A tal proposito ricordiamo cosa scrisse Hanna Harendt nel libro la banalità del male: “La lezione di questi episodi è semplice e alla portata di tutti. Sul piano politico, essi insegnano che sotto il terrore la maggioranza si sottomette, ma qualcuno no, così come la soluzione finale insegna che certe cose potevano accadere in quasi tutti i paesi , ma non accaddero in tutti. Sul piano umano, insegnano che se una cosa si può ragionevolmente pretendere, questa è che sul nostro pianeta resti un posto ove sia possibile l’umana convivenza.”
Giacomo Meschini – Coordinatore provinciale Fiadel Cisal
Alessandro Peris – Coordinatore territoriale Fiadel Ambiente
Roberto Malservigi – Rsa Ambiente Fiadel Cisal Città pulita