“Lei non è assunta”: così la Buona scuola mostra il suo vero volto

CIVITAVECCHIA – Una notte di speranza, di gioia (per pochi), di paura e disperazione (per tanti) quella appena trascorsa e che ha visto come annunciato a mezzanotte esatta il “cervellone” del Ministero dell’Istruzione elaborare la destinazione di migliaia di insegnanti assunti in ruolo con la Buona Scuola. Ma, come prevedibile, le cose non sono andate così felicemente come prospettato dal Governo e i prof rimasti delusi o sconcertati per l’esito dell’attesissima email sono stati a migliaia. Da una parte docenti destinatari di una cattedra a centinaia di chilometri da casa (molti di più del misero 10-15% prospettato ottimisticamente dal Ministro Giannini), dall’altra docenti con anni di precariato alle spalle che stanotte la cosiddetta “Fase B” del grande piano assunzionale ha lasciato a mani vuote.
Diversi i casi anche a Civitavecchia, come racconta ancora frastornata Valeria Musarella, 38 anni, docente di Arte e Immagine iscritta da dici anni nelle Graduatorie ad esaurimento, collocata all’8° posto della graduatoria provinciale e quindi convinta alla vigilia di ottenere subito l’agognato ruolo. E invece…: “Ho sempre avuto la consapevolezza assoluta che insegnare materie artistiche nel paese dell’arte, il paese più bello del mondo, l’Italia fosse estremamente difficile. Oggi, se non fosse già stato abbastanza, ne ho la certezza. Finalmente, sistema permettendo, alle ore 2.44 della notte sono riuscita ad accedere alla mia scheda personale per vedere quello che segue: ‘La informiamo che si è conclusa la fase B del piano straordinario e che Lei non risulta destinataria di una proposta di assunzione in detta fase. Le ricordiamo altresì che a breve inizieranno le operazioni per la fase C. La Sua proposta potrà essere presa in considerazione in tale fase, nel limite dei posti disponibili’. Surreale, tragicomico, amaro, ridicolo, persone trattate alla stregua di un concorso a premi: ritenti, sarà più fortunato questa volta non ha vinto”.
E ora cosa accadrà? “Per me ora scatta la fase C – spiega Valeria – ovvero verso ottobre-novembre potrei rientrare tra quei docenti destinati a comporre il cosiddetto organico potenziato, il quale non è ancora chiaro cosa sia. Sarò assunta in ruolo in una qualunque scuola italiana, sempre che stavolta sia più fortunata, non per insegnare la mia materia ma qualcosa di non definito: sostegno, attività di recupero o di laboratorio, supplenze brevi, ancora non è dato saperlo. Una mortificazione delle tante competenze acquisite e della professionalità maturata dopo anni di insegnamento. Da qui a novembre posso sperare intanto nel solito incarico annuale assegnato dal Provveditorato nei prossimi giorni. Insomma, la Buona scuola di Renzi ha mostrato il suo vero volto: una grande farsa, un grande gioco a premi”.