Drastici tagli della Regione alle Rsa, insorgono i Comuni

CIVITAVECCHIA – E’ con considerevoli cura e sollecitazione che Daniela Lucernoni, assessore ai servizi sociali, ha convocato quest’oggi la stampa, insieme ad altri assessori al ramo del comprensorio, per informare i cittadini degli ingenti tagli al bilancio che la Regione ha recentemente operato nell’ambito delle RSA.
“I fondi concessi – ha dichiarato la Lucernoni – sono passati dal corrispondere ad un 80% nell’anno 2015, al corrente 16 %. Per fare un esempio il comune di Civitavecchia nel 2015 ha speso 800.000 euro per le RSA, e alla fine dell’anno apprende che gliene verranno rimborsati solo 130.000 a fronte dei quasi 700.000 euro rimborsati negli anni precedenti. Per quanto la situazione fosse grave, noi abbiamo anticipato e coperto le spese, e così anche altri comuni del Lazio, come quello di Cerveteri. Parliamo di strutture socialmente utili che accolgono persone bisognose di assistenza e le conseguenze disastrose sul bilancio gravano anche sulle famiglie degli utenti interessati. Per questa ragione abbiamo proposto di operare un calcolo sui redditi reali che le persone detengono per andare a contribuire alle spese che le RSA comportano”.
Dopo aver ricordato l’appuntamento con l’assemblea dei sindaci che si terrà il 19 febbraio, alla quale sono stati invitati anche i vertici della Regione, ha lasciato la parola all’assessore di Tolfa, Pamela Pierotti: “Abbiamo ribadito la gravità della cosa e sembra che la Regione abbia dato anche dei suggerimenti su come affrontare la questione. Chiaramente non abbiamo intenzione di fermarci e aspettare una delibera che non porti conferme; si tratta di una problematica che interessa l’intero distretto e dobbiamo puntare alla battaglia di tutti i comuni uniti”.
La questione ha interessato anche una personalità inaspettata, quella di Bruno Bruni, sindaco di Manziana, che ha deciso di prendere parte alla conferenza esprimendo le sue preoccupazioni: “Oggi ci troviamo di fronte ad un taglio molto forte da parte della Regione che inevitabilmente inciderà significativamente sui bilanci di tutte le casse comunali. Ne deriverà un debito fuori bilancio? Occorre anche considerare che abbiamo già garantito l’assistenza ad alcuni cittadini. La gravità della situazione consiste nell’aver reso noto a fine anno che le disponibilità economiche erano esaurite, mettendoci in una posizione decisamente difficile”.
Infine a fornire il suo contributo anche Francesca Cennerilli, in rappresentanza del comune di Cerveteri, che ha fatto emergere dei risvolti sociali piuttosto significativi scaturiti come conseguenze dei tagli drastici al bilancio: “Quello che sta accadendo è insostenibile, perché il fattore scatenante oggi è quello delle RSA ma i problemi sono ovunque. Dobbiamo necessariamente unire tutte le forze e farci sentire per creare una mobilitazione di massa che parta da questa problematica imminente; noi abbiamo già inviato una comunicazione a tutte le famiglie con cui ci incontreremo venerdì mattina prima di attivarci fisicamente con il blocco dei pagamenti che il comune al momento non è più in grado di sostenere. D’altra parte non deve essere la gente comune a pagare per gli sprechi e gli sperperi che sono stati portati avanti nell’ambito della sanità; noi intratteniamo i rapporti con l’utenza ogni giorno, mentre ai vertici non si rendono conto delle conseguenze disastrose che provocano i tagli. Non possiamo più permetterci di fare del servizi sociali il Bancomat del paese.”

Giordana Neri