A volte ritornano: riecco gli omofobi a Civitavecchia

CIVITAVECCHIA – Certe volte (ri)succedono anche nella nostra città. Quei fatti che sembrano tanto lontani da noi sono più vicini di quanto pensiamo ed ecco che il cyberbullismo omofobico arriva anche a Civitavecchia. Stavolta niente bande di teppistelli, nessun “ma sono solo ragazzi”: il carnefice è un’adulta, oserei dire, “grande, grossa e vaccinata”, pienamente in grado di capire la portata di un gesto del genere. La signora in questione, alla quale ci riferiremo con il nome di fantasia di Giulia, ha commentato su Facebook una foto (qui pubblicata)in cui Luca (18 anni) si bacia con il suo fidanzato.

Ti va di raccontarci esattamente cosa è successo?

“Ho caricato una foto con il mio fidanzato, nella quale ci baciamo. Dopo qualche minuto la signora Giulia ha commentato il post, giudicando ciò che avevo condiviso come ‘contro natura’. Un’altra signora ha appoggiato le teorie di Giulia, arrivando a scrivere cose veramente oscene. Siamo stati definiti ‘satanici'”.

Ma ecco che in soccorso di Luca arrivano parenti, amici e anche conoscenti pronti a difenderlo, pronti a spiegare alla signora Giulia e alla sua compagna di opinioni come non sia Luca ad “avere dei problemi” solo perchè ama un altro uomo.

Come ti sei sentito vedendo quanta gente è accorsa in tua difesa?

“Mi ha colpito molto l’aiuto che è subito arrivato da parte di amici e conoscenti. Sapere che ci sono molte persone pronte a darti una mano quando ne hai bisogno è sempre piacevole.”
Anche tua madre ha risposto alla signora Giulia, cosa ne pensa lei? E il tuo fidanzato invece?
“Il rapporto che ho con mia madre è molto particolare. Siamo sempre stati insieme, nel bene e nel male. Mi appoggia e mi aiuta e io faccio lo stesso con lei. Quando ha letto quelle cose la sua espressione è cambiata. Poche volte ho visto mia madre così infastidita. Il mio fidanzato, invece, ha reagito esattamente come me. Siamo rimasti indifferenti e ci siamo fatti una risata su ciò che leggevamo. Non serviva intervenire. I nostri amici e chi ci ama avevano già espresso ciò che pensavamo anche noi.”

Vuoi dare una tua personale risposta a chi la pensa come la signora Giulia?

“Certamente. Potrei dilungarmi, ma preferisco utilizzare una sola frase che scrissi io stesso tempo fa e che simboleggia tutto quello che penso: ‘L’amore non ha sesso, non ha razza, non ha religione e non ha condizione sociale. L’amore non è un ‘tu’, non è un ‘io’ e non è nemmeno un ‘lei’. L’amore è un ‘noi’ E con ‘noi’ intendo l’intero pianeta. Amate e lasciate amare. Amate e non giudicate.'”

Già pochi mesi fa Civitavecchia è stata teatro di un atto violento di omofobia e speriamo che atti del genere non diventino un’abitudine, perchè sarebbe un’abitudine poco gradita in una città in cui una donna adulta definisce “contro natura” quello che potrebbe essere suo figlio.

Lorenzo Piroli