Via Adige: la Regione chiede la sospensione dei lavori

cantiere via adigeCIVITAVECCHIA – E’ una sfilza di errori e omissioni che lascia esterrefatti quella che la Regione Lazio manifesta al Comune di Civitavecchia intimando la sospensione dei lavori della palazzina in fase di costruzione in via Adige. Lavori oggetto negli ultimi mesi di numerosi esposti e lettere da parte di residenti e del Consigliere comunale Vittorio Petrelli, che ripetutamente ne aveva segnalato diverse irregolarità. Note che hanno trovato infine riscontro nella lettera che l’Area di Vigilanza Urbanistica Edilizia della Regione, a firma del Dirigente d’Area Patrizia Colletta e del Direttore Generale Demetrio Carini, ha inviato al Dirigente dell’Ufficio Tecnico di Civitavecchia Massimo Piacentini, lo scorso 22 aprile, in cui si chiedono chiarimenti e documentazioni sui lavori in questione, muovendo una serie di contestazioni il cui resoconto integrale vale sicuramente più di qualunque commento.
La Regione evidenzia infatti a Piacentini, rispetto alla documentazione pervenuta, “la mancata approvazione di un piano attuativo e della convenzione tra il privato e la pubblica amministrazione”; “la mancata verifica delle volumetrie esistenti all’interno del perimetro del PZ/2 all’interno del quale è inserito il lotto in argomento e il rispetto delle residue capacità edificatorie del lotto rispetto al totale del comprensorio”; “l’errata applicazione degli indici edificatori in quanto risulterebbe applicato l’indice fondiario pari a 7,00 mc/mq sull’intera estensione del lotto vanificando il rispetto dell’ulteriore indice territoriale pari a 4,90 mc/mq che non risulta rispettato. Tale erronea applicazione avrebbe determinato una eccedenza delle cubature assentite”. E ancora: “Errata quantificazione della superficie destinata a standards urbanistici che non corrisponderebbe al 30% dell’area catastale così come prevista dall’articolo 17 della Nta”. E poi: “Errata computazione delle altezze di interpiano che risulta effettuata calcolando il numero di 3,05 mt e non di 3,20 mt ai fini del rispetto degli standards urbanistici… determinando in tal modo ulteriore incremento alla densità abitativa. Tale riduzione dell’altezza virtuale configurerebbe un aumento delle superfici lorde e quindi degli abitanti insediabili, con ripercussioni negative circa il rispetto degli standards edilizi”. E infine: “Eccedenza dell’altezza del fabbricato autorizzato rispetto a quella di 24 mt fissata dalle Nta per la zona in esame”.
E per fortuna l’elenco si ferma qui… e tanto basta alla Regione per chiedere come detto al Comune di Civitavecchia “di procedere, in via cautelativa alla sospensione dei lavori al fine di effettuare un’efficace valutazione del titolo abilitativo rilasciato e di non compromettere l’efficacia dei provvedimenti di merito”.
Nel frattempo viene da chiedersi se sia normale che tante e simili contestazioni possano essere mosse per la realizzazione di una palazzina. Dopo lo stop dei lavori alla Marina, del Mercato e ora di via Adige, per mano tra l’altro di una Regione dello stesso colore politico del’Amministrazione comunale, qualcuno si porrà un problema di trasparenza e legalità urbanistica in questa città o si continuerà ad incolpare chi invoca il rispetto della legge?