Via Adige. I residenti contro il Difensore civico: “Perché non fa il suo mestiere?”

cantiere via adigeCIVITAVECCHIA – L’apertura di una indagine da parte della Procura sulla palazzina in fase di costruzione in via Adige ha confermato in sostanza le riserve sollevate dai residenti che, dopo l’intervento della magistratura, contestano duramente l’operato del Difensore civico, l’Avvocato Francesco Fanuele.
Infatti, spiegano, “nonostante lo avessimo investito ufficialmente con una nota del 26 novembre in cui si segnalava il mancato riscontro ad una Petizione, sottoscritta da 200 residenti della zona indirizzata sia al Sindaco che all’Assessore nonché al dirigente, a tutt’oggi nulla è pervenuto. Ci poniamo in definitiva un quesito: perché continuare a pagare con i nostri soldi chi non fa il proprio mestiere e che è stato istituito proprio per intervenire nel momento in cui i cittadini ravvisino mancate risposte alle proprie richieste o omissioni da parte dell’Amministrazione comunale?  Dobbiamo forse ritenere giustificata la scelta del governo di eliminare tale figura istituzionale non tanto per contenere la spesa pubblica quanto per la clamorosa inefficacia e inattività di questo ufficio?”.
Le critiche non risparmiano neanche la Presidente della Regione Renata Polverini, i cui rappresentanti sono giunti in città lo scorso mercoledì con l’obiettivo di lavorare per …“città nuove”. “Uno slogan politico poco originale – commentano da via Adige – che vorrebbe trasmettere un messaggio di cambiamento e di innovazione ma che la Regione, o meglio i soggetti della Regione  investiti con la nota del 30 novembre scorso,  tradiscono con l’assenza di fatti concreti e con la lontananza dai criteri minimi di efficienza attesi dai cittadini”.
Quello che per i residenti risulta incomprensibile, in sostanza, è “come si possa assistere al progressivo innalzamento della struttura dell’edificio, mentre i nostri diritti e la nostra forma di difesa sono sempre più calpestati. Perché si deve realizzare una volumetria quando è stata esaurita quella della sottozona? – si domandano – Perché deve peggiorare la qualità della vita dei residenti (e non solo!) per la già insufficiente dotazione degli standard di parcheggio e l’assenza completa di verde nella sottozona in questione? Perché il Sindaco ha cambiato opinione sulla inedificabilità dell’area, concedendo al costruttore cubature in altra zona? Perché?…qualcuno dalla Procura, dal Pincio, dalla Regione risponderà? O continuerà il silenzio?”.