Usi civici, Petrelli: “Un nuovo gravissimo atto contro i cittadini compiuto dall’ Università Agraria”

CIVITAVECCHIA – Dal Consigliere comunale Vittorio Petrelli riceviamo e pubblichiamo:

“La vicenda degli Usi Civici a Civitavecchia avrebbe dovuto chiudersi già nell’ottobre del 2018 e cioè all’indomani del ritrovamento degli atti inoppugnabili che dimostrano come questi fondi vennero venduti nel 1827 dallo Stato Pontificio a privati con conseguente decadimento di qualsiasi gravame demaniale di uso civico.
Tant’è che lo stesso Commissario per la liquidazione degli Usi Civici per il Lazio, Umbria e Toscana , il giudice cioè che si occupa della vicenda, preso atto di dette evidenze, aveva ufficialmente invitato Università Agraria, Regione Lazio e Comune di Civitavecchia a chiudere in via amministrativa la questione; appello che venne raccolto solo dal Comune il quale aveva fornito da subito la propria disponibilità.
In mancanza di tale soluzione, sono continuati i procedimenti giudiziali e alle prime oltre ottanta cause se ne sono aggiunte altre 1200 e più. Le prime due cause, che hanno riguardato già un certo numero di concittadini, si sono ovviamente concluse a favore di questi e hanno visto soccombente l’Università Agraria, la quale nonostante tutte le evidenze ad essa contrarie, ha inusitatamente presentato appelli in pratica potendo eccepire solo mere formalità processuali. E ciò alla faccia della sbandierata cura dell’ interesse della cittadinanza che l’Agraria non perde occasione di rivendicare mentendo rovinosamente finanche a se stessa poiché essa di fatto porta avanti solo azioni di disturbo e intralcio alla verità contro e non a favore dei cittadini.
Oggi l’azione di intralcio registra una novità inquietante che dimostra ulteriormente come l’Università Agraria sia lontana dal voler risolvere i problemi dei cittadini. Infatti, lo scorso 6 giugno u.s. il legale dell’Università Agraria ha sollevato alla Suprema Corte di Cassazione, per il procedimento nr. RG.13 del 2015, che è andato a sentenza, questioni circa la competenza dell’organo giudicante ossia proprio del Commissariato agli Usi Civici; … e ciò ben dopo 6 anni di discussioni e dibattimenti. Sarà così anche per tutte i prossimi procedimenti che andranno a sentenza!
Si profilano quindi ulteriori allungamenti dei tempi dei processi, e la proprietà privata di migliaia di cittadini rischia di essere ancora per lungo tempo compromessa se non arriverà una soluzione diversa e che pure sarebbe alla portata certamente della Regione Lazio, oltre che dell’Agraria. Chiarissime evidenze emerse da inoppugnabili documentazioni e fior fiore di perizie giurate presentate da insigni professionisti hanno infatti chiarito oltre ogni dubbio, anche all’Agraria e alla Regione Lazio, come i gravami demaniali di uso civico non siano più presenti in tutti quei territori del Comune di Civitavecchia che furono oggetto nel 1827 delle vendite all’asta a privati da parte dello Stato Pontificio (in pratica tutti i terreni comunali).
E allora, vista anche quest’ultima azione, viene da chiedersi di quali cittadini parlino il Presidente Daniele De Paolis e la delegata con responsabilità degli uffici e dei servizi di bilancio, personale, AA.GG. e sicurezza, signora Damiria Delmirani quando affermano seppure con parole diverse questo stesso concetto ‘La questione usi civici per noi è un tormentone e una matassa che in ogni modo vogliamo sbrogliare a favore della collettività e non contro i cittadini’.
E meno male! Figuriamoci cosa succederebbe se lo facessero contro tali cittadini!!”.

Vittorio Petrelli – Consigliere comunale