Usi civici, ennesimo appello di Petrelli a Zingaretti

petrelli vittorio

CIVITAVECCHIA – Nuovo appello al Governatore Nicola Zingaretti da parte del Consigliere comunale Vittorio Petrelli: la richiesta è quello di un incontro per ottenere finalmente una soluzione all’annoso problema degli usi civici a Civitavecchia.

“Signor Presidente Zingaretti,
in un giorno importante come quello del 1° Maggio, carico di valori, sento il bisogno di scriverle per la nota vicenda dei presunti USI CIVICI a Civitavecchia.
Da oltre 6 anni quest’ingiustizia si è abbattuta su 5000 famiglie civitavecchiesi colpite nel loro bene primario che è la casa, non potendone più disporre nonostante sia stata acquistata e rogitata regolarmente.
A nulla sono valsi gli atti inoppugnabili, reperiti presso l’Archivio di Stato che dimostrano inconfutabilmente come quelle terre, “a far data del 1827” furono vendute all’asta dalla Stato pontificio a privati.
Tant’è che questi documenti sono stati fondamentali per vincere due ricorsi che sono stati appellati nella forma dalla locale Università Agraria che usa tutti i meandri dell’ordinamento giudiziario per ritardare all’infinito una verità che ormai 7 perizie tra CTU e CTP dichiarano in modo inequivocabile ed inconfutabile, ossia, l’allodialità della Tenute delle Mortelle! E la Regione, di cui Lei è Presidente da ormai 9 anni, non solo gira la testa dall’altra parte ma si rende colpevole di gravi mancanze amministrative come quella mancata applicazione della sentenza Antonelli, passata in giudicato (Corte d’appello di Roma – Sezione speciale usi civici nr. 103 del 20 maggio/10 giugno1993) e della mancata omologa regionale di chi, costretto a ritornare in possesso della propria abitazione, deve a cedere al “ricatto” della conciliazione al costo di oltre 6.000 euro rischia in un futuro di rivedersi nuovamente coinvolto in questa ingiustizia.
Persino l’invito ufficiale del Commissario Catalani, a chiudere amministrativamente questa soluzione, in virtù del reperimento di quegli atti delle aste di vendita del 1827, tra Regione, Comune di Civitavecchia ed Università Agraria è rimasto disatteso perché sia la Regione che la stessa Università Agraria non hanno mai fornito alcuna disponibilità.
Signor Presidente sono oltre 6 anni che cerchiamo di avere un colloquio con Lei: non ci sembra possibile che il Zingaretti che compare in televisione possa rendersi complice di un’ingiustizia simile e che rimanga indifferente a tanti disagi a tanti dolori e disagi provocati.
Qualche esponente locale del suo partito dichiara che Lei è troppo impegnato, vogliamo dar credito a quest’affermazione e pensare che i silenzi che ha fatto registrare sulla vicenda siano solo riconducibili ai tanti impegni.
Per questo motivo chiediamo un incontro con lei, direttamente con Lei Presidente, il tempo che è trascorso, le future prospettive, la quantità di famiglie coinvolte, i danni che si stanno perpetrando (non si può neanche accedere al superbonus 110) ci spingono a chiederlo urgentemente e lo faremo non solo con questa mia missiva ma anche con un sit-in, di una rappresentanza di cittadini colpiti, sotto la sua sede, il prossimo 26 c.m.
Siamo tuttavia disponibili anche ad un’altra data compatibilmente con i suoi impegni istituzionali.
Chiediamo un incontro direttamente con Lei perché i suoi capi di gabinetto non sono stati efficaci nelle soluzioni promosse pur condividendo le ingiustizie provocate. Ricorderà quando ad una nostra richiesta di incontro ci dirottò all’allora capo di gabinetto, dott. Andrea BALDANZA che è stato il promotore di quella modifica alla legge regionale art.8 comma 6 della legge regionale 1/86 che consisteva nel far pagare con uno sconto il demanio, modifica che è poi è stata dichiarata incostituzionale come avevamo da subito avvertito e che ha reso nulli tutti i rogiti notari che ne hanno beneficiato.
E che dire del Dott. Albino Ruberti. In un convegno on line, del 5 marzo 2021, ha dichiarato di voler cambiare passo, di voler venir incontro ai cittadini e di far promuovere dagli uffici una nuova ricognizione catastale; per la sentenza Antonelli si è spinto oltre, dichiarando ufficialmente “è stato già dato mandato agli uffici di mettere in campo tutti gli atti necessari all’attuazione della sentenza che è passata in giudicato e perciò va applicata” ed ancora “il compito dell’istituzione è quello di cercare soluzioni nell’interesse dei cittadini, soluzioni che siano legittime ma che non demandino ad altre istituzioni dello Stato”.
Signor Presidente attendiamo un Suo riscontro”.

Vittorio Petrelli – Consigliere comunale Civitavecchia