Usi civici: “Dopo la sentenza d’appello ora intervenga la Regione”

CIVITAVECCHIA – Dal Comitato Usi civici Civitavecchia riceviamo e pubblichiamo:

“La recente vittoria dei ricorrenti in un processo di secondo grado, ci dà lo spunto per intervenire e fare il punto sulla risoluzione del problema usi civici. Ad oggi i cittadini ricorrenti hanno vinto tre processi di primo grado presso il Commissariato ed uno di secondo grado, a luglio 2022, in Corte d’appello sezione usi civici che sconfessano la perizia Monaci su tutta Tenuta delle Mortelle.
Un serie di ulteriori processi sono stati vinti in cassazione, processi di tipo procedurale certo e non sulla qualitas soli, ma hanno visto l’agraria soccombere nel tentativo di invalidare per regolamento di giurisdizione i processi di primo grado. Sono attualmente in corso poco meno di venti ulteriori procedimenti, ciascuno relativo a gruppi di ricorrenti omogenei per localizzazione all’interno di Tenuta delle Mortelle. In totale sono coinvolti in queste cause i primi duecento ricorrenti dei 1200 che si erano opposti alla perizia Monaci, aderendo all’invito del Comune di Civitavecchia. Questo non vuol dire che sarà necessario attendere il completamento delle cause di tutti quelli che si sono opposti. Infatti già oggi nei processi in svolgimento le perizie emanate dai periti del giudice (CTU) sono 13, tutte concordanti sul fatto che Tenuta delle Mortelle è libera da ogni vincolo e che la perizia Monaci è completamente errata. E sebbene i vari procedimenti riguardino particelle specifiche e quindi legalmente non liberino l’intera Tenuta, nelle perizie dei CTU e nelle motivazioni delle sentenze è chiaramente scritto che l’intera Tenuta è allodiale e questo lascia ben sperare che a breve intervengano le istituzioni per risolvere la questione definitivamente. Infatti nelle motivazioni della recente sentenza di appello si ribadisce chiaramente in due diversi punti ( pag. 10 e 21) , proprio sulla base della sentenza 19/1990, che la competenza nel definire catastalmente i terreni vincolati è della
Regione, come del resto si era già espresso il Commissario in due diversi documenti. Del resto la Regione, come recentemente confermato dal vice presidente Leodori alla Festa dell’Unità dello scorso luglio, intende nominare direttamente il perito e stilare una perizia finalmente corretta interrompendo questa catena di inutili processi e di ricorsi dell’agraria che solo portano a sperpero di denaro pubblico.
Ci si conceda a questo punto di precisare immodestamente che il fulcro di ogni vittoria sono indiscutibilmente i documenti rinvenuti dal nostro Comitato in quanto sono sistematicamente richiamati in ogni sentenza e perizia dei CTU , anche nell’ultima sentenza vinta in appello. Riconosciamo certamente il notevole apporto fornito in ordine di tempo dal consigliere Petrelli, dall’avvocato Lettera, dalle amministrazioni comunali con la sua avvocatura e dal consigliere delegato Marino. Molti altri contributi sono stati dati dagli studi di avvocati che si sono impegnati e si impegnano non solo per dimostrare la infondatezza dei vincoli, ma anche le illegalità gestionali dall’ente agrario. Ringraziamo lo Studio Bianchini e Celano di Civitavecchia, ABD Legal di Roma e anche l’avv. Maruccio per aver ottenuto la prima vittoria in appello, anche se nel maggio 2019, alla vigilia della sentenza di primo grado e con una CTU nettamente positiva, tentò una inspiegabile conciliazione rischiando di vanificare anni di causa e costringendo l’avv. Lettera alla rinuncia del mandato difensivo. Questo fu il primo atto dello studio Maruccio e solo l’opposizione dell’avvocatura del Comune e soprattutto del Commissario, salvò il processo.
Ad ogni modo la positiva conclusione della causa di appello è fatto importante anche per i contenuti decisivi espressi nelle motivazioni e porterà in tempi brevi ad una risoluzione della questione usi civici da parte della Regione senza dover attendere una soluzione legislativa nazionale che certamente richiede tempi lunghi.
Basterà che la Regione questa volta mantenga quanto pubblicamente affermato e sappia resistere alle solite spinte in senso contrario dei politici locali interessati.
Per quanto riguarda la drammatica situazione di gestione dell’ente agrario, che non ha ancora pubblicato il bilancio 2021, né convocato le elezioni dalla scadenza del mandato avvenuta nell’aprile 2020, è rimasta senza un presidente, con un CDA inesistente perché costituito da 5 consiglieri su 11, auspichiamo invece un rapido intervento della magistratura che elimini le moltissime irregolarità e riporti la legalità garantendo ai soci e ai cittadini una corretta gestione delle terre collettive”.

Comitato Usi civici Civitavecchia