CIVITAVECCHIA – La Giunta Cozzolino e la sua maggioranza a cinque stelle si stanno mettendo in luce molto più per quello che chiudono, perdono o lasciano che per quello che fanno in concreto. Si inserisce perfettamente in questa ininterrotta teoria di cose non fatte o abbandonate anche l’ultima idea in fatto di Ambiente: uscire dal Consorzio dell’Osservatorio Ambientale per aderire a quello Regionale che, nella sostanza, ancora non è operativo. Come se l’adesione a quest’ultimo escludesse la partecipazione al primo.
Forse è utile ricordare brevemente che il Consorzio per la Gestione dell’Osservatorio Ambientale nasce il 01 Giugno 2009, con la convenzione stipulata tra i Comuni di Civitavecchia, Tolfa, Allumiere, Santa Marinella , Tarquinia e , da ultimo, Monte Romano, per la gestione associata di attività di monitoraggio ambientale e sanitario da svolgersi sul territorio dei Comuni aderenti. Il Consorzio è gestito da un’Assemblea composta dai Sindaci dei Comuni consorziati e da un Comitato di Gestione composto da loro delegati ed è finanziato dall’Enel ai sensi dell’accordo stipulato con il Comune di Civitavecchia il 19/06/2003. Pertanto non costa nulla alla città, è sotto la diretta responsabilità del Sindaco e se non funziona, o se i suoi dati sono inattendibili od inutili , il potere di renderlo efficiente è solamente dei comuni aderenti , in quanto l’Enel è solamente l’ente finanziatore e non ha alcun proprio esponente nell’Assemblea del Consorzio.
Anche la scelta di uscire dall’Osservatorio, pertanto, sembra andare in direzione di quella appare una autentica ossessione degli amministratori cinque stelle, cioè , prendere le assolute distanze da tutto quello che viene dal passato , indipendentemente dal fatto che sia positivo o negativo. Hanno fatto le spese di questo cupio dissolvi, tanto per fare qualche esempio, la “ Statua del Bacio”, la Cittadella della Musica, i dehors . Ora sembra essere la volta dell’Osservatorio Ambientale. Una spiegazione possibile per questa , per noi, incomprensibile scelta, è che Cozzolino e Manuedda non vogliano partecipare all’Osservatorio perché i costi di gestione sono sostenuti da Enel, in analogia al rifiuto di ottenere soldi dall’Ente Elettrico per altre attività, come avvenuto in passato. Però l’uscita unilaterale dal Consorzio dell’Osservatorio non avrà alcun risultato nei confronti dell’attività dell’Osservatorio stesso e, meno che mai, effetti positivi nella qualità ambientale della città. Si tratta, in definitiva, di una ulteriore decisione negativa le cui motivazioni restano ignare a tutta la cittadinanza e che vede, il Partito Democratico di Civitavecchia, decisamente contrario.
Roberto Fiorentini – Segreteria Pd