“Urge una modifica del Piano di risanamento della qualità dell’aria di Civitavecchia”

CIVITAVECCHIA – Urge una modifica del Piano di risanamento della qualità dell’aria nel territorio di Civitavecchia. Lo chiede il Gruppo regionale del Movimento Cinque Stelle a seguito dei risultati emersi nei giorni scorsi dal tavolo tecnico tra ARPA Lazio e Autorità portuale, i quali hanno riportato al centro del dibattito la situazione dell’aria respirata dalla popolazione civitavecchiese.

Diverse indagini epidemiologiche svolte nel passato – affermano dal Movimento – hanno evidenziato tassi di mortalità per alcune tipologie di tumore molto elevate, e lo stesso inventario delle emissioni atmosferiche stilato da ARPA nel 2010 contava già una produzione dal traffico portuale di 2500 tonnellate annue di ossidi di azoto, circa 3500 tonnellate di monossido di carbonio e 160 tonnellate di polveri sottili. Rileviamo che i dati pubblicati dei recenti monitoraggi non sono però completi, mancano infatti quelli relativi alle concentrazioni di PM 2.5, ossia quelle polveri sottili in grado di penetrare più facilmente nei polmoni. E’ possibile inoltre riscontrare come le medie annuali delle concentrazioni orarie di ogni inquinante, utilizzate per dimostrare di trovarci al di sotto dei limiti normativi vigenti in materia, non permettano di comprendere quanto grave possa essere la situazione durante la stagione estiva. L’assenza finora di una seria pianificazione regionale, e la mancanza di misure per limitare le emissioni atmosferiche prodotte dalle navi all’ormeggio non possono aver fatto altro che peggiorare la situazione rispetto al 2010″.

“E’ quindi prioritaria la modifica del Piano Regionale di Risanamento della Qualità dell’aria – concludono dal Movimento Cinque Stelle – un intervento normativo che, nonostante sia stato richiesto a gran voce per anni da associazioni, comitati e dalla stessa amministrazione comunale anche in ottemperanza alla medesima direttiva europea che ha fissato i valori limite per le concentrazioni di inquinanti atmosferici, la giunta Zingaretti non ha mai portato alla discussione”.