“Urge un Tavolo sul lavoro tra Comune e sindacati”

Giovanile democraticaCIVITAVECCHIA – Esprimo forte preoccupazione i Giovani Democratici di Civitavecchia e l’associazione “25 Aprile” per l’incerto futuro occupazionali dei dipendenti della Rsa Calamatta; ultima triste vicenda di precarietà e licenziamenti dopo quelli dei magazzini Carabetta e dell’impresa Brico.
“In una Città dove invece di mantenere l’occupazione, rafforzarla e crearne della nuova, si pensa a chiudere a non salvaguardare le famiglie, ma soprattutto a sminuire la dignità del lavoro, e del lavoratore, è aberrante, in questo momento fa male. Fa male a tutti – commentano – Dopo aver negato la crisi economica in tutti i suoi effetti, dopo aver negato alle le nuove generazioni di affacciarsi al mondo del lavoro per entrarvi a far parte e così contribuire allo sviluppo della comunità, dopo aver negato ai cinquantenni, che di questa crisi sono stati le vere vittime sacrificali, la dignità del proprio lavoro, è importante che l’azione delle Organizzazioni Sindacali torni al centro della vita politica della nostra città”.
Nel caso specifico della Rsa Calamatta le due associazioni giudicano “sintomo di una miopia cronica e degenerativa, pensare di aprire un bando senza inserire la salvaguardia occupazionale dei dipendenti”. “Esprimiamo contrarietà sul metodo utilizzato per cancellare occupazione nella nostra Città – proseguono – Il lavoro è un diritto costituzionale e proprio per questo deve essere salvaguardato prima di ogni questione.
Siamo di fronte all’aggravamento di situazioni e di servizi che già fin troppo sono stati penalizzati nella nostra comunità. A farne la spesa, ancora una volta, sono i cittadini più deboli e il caso della Rsa Calamatta e quello ancora aperto dell’Ass.Pro.Ha. sulla quale occorre mantenere il dibattito, perché ancora non chiusa, né sono una lampante dimostrazione”.
Giovani Democratici e “25 Aprile” chiedono pertanto all’Amministrazione Comunale di convocare le Organizzazioni Sindacali “per aprire un tavolo di trattative sul lavoro a Civitavecchia ed evitare così alla nostra città un ulteriore dramma sociale e occupazionale”.